martedì 9 marzo 2010

La signora pakistana sale sull'autobus semivuoto mentre inizia a nevicare forte. Veste in modo tradizionale, il velo dai colori accesi, pantaloni larghi chiusi alla caviglia con sopra una giacca a vento. La figlia che tiene per mano è molto magra, molto dolce, deve avere dei problemi di salute. I due uomini pakistani seduti vicino a me la riconoscono, e ad alta voce le mandano un saluto che io percepisco come "Salham Aleik".
L'etimologia della parola salamelecco (secoli e secoli di rapporti, incomprensioni e curiosità tra Oriente e Occidente) prende vita davanti ai miei sensi.