sabato 31 marzo 2007

Sono in Kentucky dai mi soceri (il ramo "dad"). Torno ad Atlanta domenica sera. Torno in Italia martedi' mattina.

martedì 27 marzo 2007

Tra poco c'e' il Family Day. Immagino che chiamarlo Giorno della Famiglia gli sia sembrato antiquato, fuori moda. Cosi' intercettano anche la MTV generation.
C'e' una cosa che apprezzo nello squallore fuori misura dell'intera vicenda Vallettopoli: l'aver riportato in auge la parola valletta, che era caduta nel dimenticatoio (cosi' come la locuzione cadere nel dimenticatoio). Secondo me gli adolescenti non sanno nemmeno cosa significhi valletta. Quindi approfittiamone per fare un po' di storia sociale delle parole e dell'industria del divertimento e tempo libero.
Mi sta prendendo l'ansia devastante per il ritorno e la compilazione della t*** che mi aspetta. Non e' il disordine disforico premestruale, per ovvi motivi di calendario, e' proprio l'ansia quella vera. Su, si sopravvivera' anche a questo [corni].

lunedì 26 marzo 2007

Ultim'ora: apprendo adesso che il film 300 e' stato scalzato dal primo posto al box office dalle tartarughe ninja. Hooray!
Visto che tanto Peppe ignora bellamente il mio blog, sono andata da Barnes and Noble a sfogliare la versione cartacea di 300. Anche la graphic novel trasuda onore e gloria da ogni poro, ma un attimo, lo so che parliamo della battaglia delle Termopili, non di un racconto di Carver. Il personaggio della regina non e' la macchietta repubblicana del film, manca tutto il discorso fatto al consiglio dei greci che e' una delle parti piu' disturbanti. E anche le fisicita', disegnate dalla mano di Frank Miller hanno una forza completamente diversa. Insomma, non era scontato. Co sto famoso computer, i tagli delle scene, gli angoli, poteva tutto essere realizzato in modo piu' incisivo e non cosi' manieristico, ma proprio la maniera dei poveri, com'e' il film. Si', 300 mi ha scioccato, perche' nasconderlo?
Oggi col mi marito sono andata a una mostra ad Eyedrum, uno dei centri culturali alternativi di Atl. C'e' appunto questa mostra curata da un'amica di Jason (una tipa strana, simpatica ma tutte le volte che la vedo parla male di questo o di quello, e ovviamente penso che quando non siamo in giro parli male anche di me, o quanto meno del mi marito). Comunque, la mostra si chiama Lost picture e l'idea e' bellissima: sono in mostra vecchie fotografie trovate, tipo in qualche yard sale, o tra il materiale in vendita di studi fotografici falliti ecc. L'allestimento pero' non m'e' piaciuto per niente. C'era una sezioncina di foto stampate da internet e ricercate per parole chiave, e cioe' mom, dad e lost. Poi c'erano tre vetrine di legno con esposte diverse foto, disposte secondo criteri estetici della curatrice, non male. Poi c'erano scatole e scatole di foto da prendere e guardarsi per conto proprio seduti da qualche parte. Alcune di queste foto nelle scatole erano veramente stupefacenti. Foto di gruppo, foto di eventi sportivi, di classe, sul posto di lavoro, di incidenti stradali, veramente di qualsiasi evento, e molte belle e intense fino alla commozione. Ora, che c'entravano quelle dieci o dodici banalissime foto stampate da internet quando hai tutto quel ben di dio tra cui scegliere? Secondo me sarebbe stata molto piu' interessante un'esposizione per temi delle foto che c'erano. Un aspetto che mi ha molto colpito e' come e' cambiato nel tempo il modo di sorridere davanti alla macchina fotografica. Oggi tutti hanno un sorriso robotico non appena qualcuno pronuncia la magica frase "let's take a picture", e nell'era del digitale questa frase e' quotidiana, non piu' riservata a eventi significativi. In queste foto si vede la metamorfosi delle posture goffe e nervose della fine anni 50 fino alla disinvoltura che comincia a essere generale negli anni 80, passando per vari stadi. Negli anni 50 non c'e' piu' la sicurezza del palcoscenico dello studio del fotografo, le macchine fotografiche entrano nelle famiglie e l'attimo di congelamento dell'autorappresentazione irrompe nei rapporti familiari, nelle azioni private, creando un nervosismo tenerissimo. Ho scambiato questo riflessioni con Jason perche' Karen intanto stava guardando dei vecchi yearbooks di scuole superiori con l'artista Kristen, una cripto-nazi (non so neanche quanto cripto, probabilmente simpatizza per i libertarians) che assomiglia a una versione sexy della serva tonta del telefilm Emil, per chi se lo ricorda. Ma quando torno a Perugia vorrei parlare con i miei amichetti e le mie amichette di una cosa da fare con le foto istantanee li', nella capitale culturale dell'Umbria.
Non posso negare che il fatto che qui siano tutti sedicenti artisti, se da un lato lascia spazio a un sacco di pressappochismo, dall'altro crea anche movimento.
Ma la cosa veramente bella di Atlanta e' che ovunque, letteralmente ovunque, ci sono alberi carichi di fiori bianchi e rosa. Qui la primavera e' gia' piena.

domenica 25 marzo 2007

Sparta e' una fiera citta' stato i cui abitanti maschi sono tutti attori gay-porno americani e le cui abitanti femmine sono tutte top model tipo olandesi, tranne i vecchi i bambini e gli oracoli, e tranne il re Leonida che e' Luca Barbareschi con la muscolatura ritoccata al computer. La vita trascorre tranquilla, buttando giu' dalla rupe i neonati non perfetti, educando quelli perfetti alle armi (suppongo per costruire il fisico da attore gay-porno americano) e permettendo alle top model olandesi di prendere la parola e ripetere gli slogan teo-con che costituiscono l'unico argomento di conversazione della fiera citta' stato. Un giorno arrivano gli ambasciatori dell'imperatore Serse, negri e pieni di piercing, che vogliono proporre un patto di sottomissione. Citando testualmente i discorsi di Bush dopo l'invasione dell'Iraq gli spartani rifiutano e li buttano in un pozzo (il pozzo e' preso da Erodoto, mi sono informata). Inizia la guerra. Lunghe scene di battaglia piuttosto belle per chi ama i videogiochi di ultima generazione (che pero' secondo me sono meglio perche' sono interattivi, cioe', tu puoi partecipare come se fossi tu stesso un attore gay-porno americano) e momenti di intenso dialogo sul campo, basati sulle parole liberta' patria ordine legge, inframmezzato dal pauroso grido di battaglia degli spartani che e' identico al saluto di un inviato di Striscia la notizia di cui non ricordo il nome, perche' non sono una fan di Striscia. [E' tutto vero, eh...]. Intanto in patria la regina rimasta sola deve lottare contro il politicante disfattista (inteso come opposto al guerriero che rischia in prima persona) che non vuole inviare piu' truppe, usando argomenti cretini tipo la battaglia e' persa, perche' mandare i nostri giovani a morire lontano ecc. Ma lei, nonostante sia stata da lui violentata il giorno prima (o forse questo le ha dato ancora piu' forza...) commuove il concilio richiamandosi ai valori di liberta' patria civilta' legge ordine onore e coraggio contro i nemici della democrazia, convince tutti, accoltella il politicante e nel farlo gli apre la borsetta dalla quale lui evidentemente non si separava mai, piena di monete d'oro con l'effigie di Serse. Nel frattempo alle Termopili abbiamo incontrato Serse in persona, modellato sul tipo "ballerino dell'enturage di Grace Jones", gigantesco, effemminato, negro ovviamente (tutti i nemici di Sparta sono negri o marrucchini), pelato, con una ventina di piercing sul viso e lo smalto d'oro. Si capisce che e' matto, vive nel lusso e nella sfrenatezza, sostiene di essere un dio e non sa nemmeno che cosa sono la liberta' la patria la civilta' la legge l'ordine l'onore e il coraggio. Infatti il suo esercito composto da handicappati e stranieri, nonostante superiore numericamente, e' destinato alla sconfitta, sebbene un disabile originario di Sparta che la madre aveva fortunosamente salvato dalla rupe Tarpea, e che Leonida all'inizio della guerra ha preso a pesci in faccia, tradisca e indichi ai persiani il passaggio per circondare i 300. A questo punto del film, personalmente io non vedevo l'ora che morissero tutti, possibilmente tra indicibili sofferenze. Muoiono tutti, ma fino alla fine onore gloria patria liberta'. Al generale muore il figlio, ma lui e' contento che il suo ragazzo sia morto per la patria la gloria la civilta'la liberta' l'onore. Ho abbandonato la sala divisa tra un senso di imbarazzo e un senso di avvilimento. 300 e' il film piu' di propaganda che io abbia mai visto. Voglio dire, Leni Riefenstahl era piu' diretta, ma erano anche altri tempi. Peppe Peppe, ma il fumetto di Frank Miller e' cosi'?
Se volete avvicinarvi a 300 come ci si avvicina al calendario dei rugbisti francesi, e vi portate al cinema i tappi per le orecchie per non sentire i dialoghi e una coperta per la decenza, allora si', via libera, sono 8 euro spesi bene. Per qualsiasi altro motivo, vi prego, vi scongiuro, non andate a vederlo.

venerdì 23 marzo 2007


Jason all'Atlanta Aquarium
"La vita degli altri" inizia e va avanti come un film intensissimo e profondo, specialmente per noi che abbiamo guardato alla Germania Orientale come a qualcosa che aveva un valore. L'orribile apparato di potere e corruzione, composto da viscidi grassoni, mette uno dei suoi uomini migliori, una spia molto professionale che crede veramente nel socialismo e che ha un'aria ascetica e scavata e occhi azzurri pensosi, alle calcagna di due artisti, drammaturgo e prima attrice con i capelli e gli occhi scuri e un sex-appeal atipico a Berlino Est. Il drammaturgo e' apparentemente fedele al regime, e' anzi un po' il suo fiore all'occhiello perche' e' fedele ma bravo, e ha quindi un seguito anche all'ovest. La spia viene portata da suo diretto superiore a vedere la prima dello spettacolo. Le prime battute riguardano una profezia della protagonista, e il suo dolore per avere questo terribile dono della profezia. Riconosciamo il riferimento a Cassandra, che e' stato il libro piu' importante della nostra giovinezza, e continuamo a guardare questo intreccio di fisicita' che ci sta veramente dando qualcosa. Perche' aldila' del tono cretinamente ironico che ho usato fino adesso, la spia che viene affascinata dalla cultura e dallo stile di vita degli spiati, dai loro dubbi ma soprattutto dalla loro convinzione nella forza dell'arte (non tanto loro quanto dell'uomo, essendo l'attrice l'anello debole di tutto l'ambaradan, come vedremo)come antidoto al veleno del potere e del conformismo e'davvero forte. In un trionfo dell'umanesimo che mi ha fatto tremare dall'emozione, la spia prende partito, si schiera completamente, interferisce direttamente con le decisioni degli spiati, riesce nell'intento di salvare le vite degli altri anche quando la vacillante attrice tradisce il compagno, perche' non regge l'esclusione dal mondo del teatro decretato segretamente dal laido ministro dello spettacolo che si era invaghito di lei e al quale lei ha rifiutato i suoi favori. Ma la spia puo'ancora salvare tutti, sacrificando la propria carriera e il proprio prestigio.
A questo punto un embolo deve essere partito nel cervello dello sceneggiatore e regista (saranno i geni della nobilta' ereditati col cognome von Donnersmark), non c'e' altra spiegazione: negli ultimi 25 minuti l'intero film si disintegra sotto i miei occhi attoniti, con il suicidio dell'attrice che confonde totalmente il focus della vicenda, aggiunge una tragicita' da paziente inglese che proprio non dice niente, e con minuti e minuti di ricerca negli archivi, drammaturgo che guarda dal finestrino la spia della quale ha tardivamente compreso il sacrifio, e ancora due anni dopo, e poi due anni dopo, e poi il drammaturgo che scrive un libro sulla spia, una confusione, uno spappolamento. A mio modesto parere, se la tipa non si fosse suicidata ma semplicemente chiusa nella sua stanza e uscita di scena, la spia avesse salvato il drammaturgo e accettato stoicamente il declassamento, e l'ultima scena fosse stata lui che sente dal collega dell'ufficio affrancature che il muro di Berlino e' caduto, e silenziosamente esce dalla stanza seguito dagli altri, questo film sarebbe stato un capolavoro, oscar o non oscar.
Cosi' mi si e' proprio sviluppato un risentimento nei confronti del regista e dei suoi amici. Possibile che nessuno abbia avuto il coraggio di dirgli che il suo evidente amore per l'attrice che interpreta l'attrice, e che non ha caso e' il primo nome dei titoli quando e' ovvio che i personaggi piu' interessanti sono tutti gli altri, lo stava conducendo verso la fetecchia? Per fortuna il giorno dopo ho visto Last king of Scotland.

mercoledì 21 marzo 2007

Raggomitolate sul divano, riflettete sul fallimento totale della vostra vita, su tutti i treni persi, su quanto siete brutte e gonfie, su quanto il vostro compagno di vita saboti i vostri pur stupidi progetti e come quindi meriti di essere distrutto psicologicamente non appena mettera' piede in casa. Siete in piena, ritenete, sindrome premestruale. Vecchie! Matusa!
Noi donne moderne che viviamo oltreoceano ci muoviamo nella consapevolezza del nostro disordine disforico premestruale. Questa consapevolezza e' aiutata dalla massiccia campagna di varie industrie farmaceutiche che ci informano sui diversi farmaci per combattere il disordine disforico premestruale. A un occhio poco attento il disordine disforico premestruale pare uguale alla sindrome. Pero' immagino che gli scienziati che lo hanno studiato spendendo tante energie e risorse economiche sappiano come mai invece e' diverso. Se volete saperne di piu', visitate con fiducia il sito www.understandpmdd.com.
Better living through chemistry!

lunedì 19 marzo 2007

Amici e amiche mi dicono che non riescono piu' a inserire i commenti, il che e' molto triste perche' adoravo arrivare qui e trovare le loro voci e i loro stili da leggere. Quello che posso dire e' che neanche io riesco a commentare i blog altrui se non ho gia' effettuato il log-in a blogger. Pacenza.
Venerdi' e sabato siamo stati a Jacksonville, Florida, perche' Jason doveva consegnare questo progetto che presenta per l'aeroporto entro le 17 di venerdi' e non ce l'ha fatta con l'ultima spedizione di giovedi' sera (avendolo terminato alle 4 de la matina). Siccome la spedizione il giorno stesso costa $250 ha deciso di portarlo di persona (per fortuna, perche'poi ha scoperto che non solo costa $250, ma devi tipo iscriverti 3 giorni prima perche' devono fare accertamenti su di te ed essere sicuri che tu non stia inviando plutonio, mitragliatrici, serpenti a sonagli, frecce al curaro ecc). In ogni modo, ho avuto il primo contatto ravvicinato con l'Oceano Atlantico ed e' stato molto bello.

venerdì 16 marzo 2007


Scrivo questo post su Anna Nicole Smith per dare il benvenuto ad Alessandra nel mondo del trash pop.
Una biografia di Anna Nicole Smith in (non scorrevolissimo) italiano e' su questo link di wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Nicole_Smith , piuttosto completo. C'e' forse da aggiungere che, secondo sue testimonianze, Anna Nicole ha subito diverse violenze e abusi durante l'infanzia, coperti da sua madre. L'argomento e' stato diffusamente trattato dai media nel corso del recente processo, trasmesso in diretta, che ha opposto la madre, che la voleva seppellire in Texas, all'ultimo compagno nonche' legale della Smith che invece voleva seguire le sue ultime volonta' e quindi farla seppellire alle Bahamas accanto al figlio (e' alle Bahamas).
Le notizie di questi giorni sono: un'indagine sulle cause della morte che a qualcuno appaiono misteriose, si parla anche di omicidio; l'infiammatissima diatriba legale sulla paternita' biologica della figlia di 5 mesi che ereditera' tutto il patrimonio della madre (al momento i contendenti sono rimasti in due); un film sulla vita di Anna Nicole per il quale si dice sia in corso il casting.

giovedì 15 marzo 2007

Ritengo genialoide il post del 13 marzo in questo blog http://vertigoz.splinder.com/
Penso lo mettero' tra i link permanenti.
In America sembrano sparire continuamente bambini. Molti di quelli che spariscono sembrano cadere nelle grinfie di predatori sessuali che li violentano e li ammazzano. Magari e' semplicemente una questione matematica: su 300 milioni di abitanti il numero di pedofili violenti aumenta per ragioni statistiche rispetto, mettiamo, all'Italia. Se contiamo tutti i crimini contro i bambini in tutta Europa i numeri si equivarrebbero magari. Comunque, la televisione ne parla continuamente, ci sono speciali e servizi e lanci di agenzia, per ben due volte negli ultimi giorni mentre guardavo la tv il programma e' stato interrotto, e' passato un messaggio che dichiarava uno stato d'allerta e la voce di un poliziotto locale ha lanciato l'allarme per la scomparsa di un bambino, uno in Georgia (che e' diventato notizia nazionale perche' probabilmente e' stato ucciso davvero) e uno in Alabama. Cambiando canale, ho visto che l'interrruzione e il messaggio stava andando su tutte le reti. In che stato di ansia continua devono vivere sti poveri bambini americani? Dopodiche' ieri sera al Larry King Show c'era un giornalista, trattato decisamente come un eroe, che ha prodotto un programma televisivo e scritto un libro appena uscito intitolato Datelines. Il concetto e' questo: esiste negli Stati Uniti un gruppo non-profit, Perverted Justice, che ha come mission quella di stanare i predatori sessuali che si servono di internet per agganciare i ragazzini e le ragazzine. Volontari si mettono nelle varie stanze di chat e social networking fingendo di essere bambini o adolescenti, e aspettano di essere contattati da adulti in cerca di avventure. Arrivano ad appuntamenti di persona, e quando i tipi si presentano trovano la polizia. Ora questo genio di giornalista ha contattato Perverted Justice, per concepire il suo eroico programma. Il volontario su Internet, dopo lunghe conversazioni sul sesso, invita il predatore (ma come cacchio si dice in italiano? cosi' pare che ne so, tipo un falco. c'e' un'altra parola oltre pedofilo?) nella propria casa inventata quando non ci sono i genitori inventati. L'uomo si presenta e ad attenderlo, oltre la polizia, c'e' il giornalista con le telecamere (nascoste). Il giornalista si mette a fare una violenta ramanzina al predatore, citandogli stralci delle conversazioni da lui avute con la dodicenne, il decenne o la tredicenne, tutto il pubblico puo' guardare e dire, uh guarda, e' un tipo normale, non c'ha scritto in fronte violentero' la tua bimba o il tuo ometto, che esseri schifosi, bisognerebbe sterminarli. Si vedevano questi frammenti di filmati, il tipo entra nella casa, aspetta qualcuno, arriva il giornalista castigo di dio, il tipo ha le reazioni piu' varie (qualcuno scappa, non ovviamente quelli che poi vengono mandati in onda), chi piange, chi nega, chi non batte ciglio, e via dicendo. Grandi complimentoni da parte di tutti per questo programma che aumenta la consapevolezza. De che? Mandare in onda questi smascheramenti non aggiunge e non toglie nulla al problema. Anzi aggiunge tonnellate di morbosita'e toglie qualcosa al dato, valido anche negli Stati Uniti, che la maggioranza delle violenza sui bambini avvengono in famiglia e nella cerchia di conoscenti. Insomma, tutto questo teatrino mi ha turbata e disgustata profondamente.

mercoledì 14 marzo 2007

Mi sono arrivate tre o quattro mail per un'iniziativa di solidarieta' a Franco Turigliatto, con lui presente, che si terra' a Perugia oggi pomeriggio. Detto che sono contraria alla sua espulsione dal partito, non posso nascondere delle perplessita' che vorrei mettere in discussione, anche partendo da un commento di Lemke (che non so se sia la Ste o proprio Lemke in persona) di qualche tempo fa al post sulla caduta del governo.
Quando ho votato per Prodi, la mia motivazione principale, direi unica, e' stata quella di non avere un altro governo Berlusconi. Il governo Berlusconi ha demolito la societa', odio le frasi altisonanti ma questa mi sento di spararla. Non e' che Prodi fosse il mio sub-comandante. Basta Berlusconi. Questo avrebbe dato un po' di respiro e permesso di tornare a parlare dei temi che ci interessano e magari mettere in piedi delle politiche che non mi aspettavo fossero gia' pronte da attuare. Non c'erano. Ho votato un progetto con Mastella, con Rutelli, con D'Alema. Sapevo perfettamente cosa significasse.
Ora, la questione Afghanistan: il punto che mi sfugge e' che, caduto il governo, rifatte le elezione, rivinto, ovviamente, Berlusconi, non e' che la politica estera sarebbe cambiata. O meglio, si sarebbe tornati al "Bush e' uno dei miei migliori amici personali", si sarebbero aumentate le truppe perche' e' quello che Buddy Buddy vuole, magari si sarebbe tornati anche in Iraq ad aiutare la fuoriuscita americana che ancora proprio non piglia verso. Turigliatto avrebbe avuto la coscienza a posto, ma non credo che la coscienza di Turigliatto e di nessuno di noi sia una priorita' per le popolazioni afghane e del resto del mondo.
Invece magari far avanzare il dibattito, portare dentro e fuori il parlamento le istanze del pacifismo, insistere, arrivare al punto in cui c'e' un programma alternativo per la presenza in Afghanistan, o per la fuoriuscita, e invece di distribuirlo ciclostilato a una manifestazione contro il governo Berlusconi lo si promuove al consiglio dei ministri? Mi dispiace, ma io penso di si'. L'idea che inoltre, nel frattempo, si puo' cambiare la legge sull'immigrazione (il mio chiodo fisso), la legge sulla scuola ecc. ecc., mi fa stare leggermente meglio. Forse sbaglio.

A room of one's own

Oggi siamo andati a casa di Boon e finalmente ho un computer per conto mio. Scordate lo snello Macintosh delle fotografie. Adesso ho un Compaq tipo dell'Ottocento, di una lentezza esasperante. Gia' lo adoro. Quindi adesso io e mio marito siamo seduti fianco a fianco sul divano, ognuno con la sua tastiera davanti, lui che dopo aver controllato le statistiche per il fantabaseball sta facendo una ricerca per un progetto artistico che vuole presentare a Jacksonville e che scade dopodomani, io che scrivo le mie cosette. Il gatto nero dell'hotel, che si chiama Jack e ha uno stupendo collare a spunzoni, e' steso praticamente ai miei piedi.
Adesso saro' in grado di aggiornare il blog regolarmente e magari scrivere qualcosa di intelligente, tanto per cambiare.
Non sapevo che la vaniglia fosse un'orchidea, ma domenica dopo l'inaugurazione del mosaico (un successone che meriterebbe un post) siamo andati al Botanical Garden. L'ho trovato interessantissimo.
Patrizia mi ha detto che venerdi' scorso a Spello c'e' stato uno spettacolo bellissimo. Venerdi' prossimo e' in programma Sexmachine, che io vidi a Modena l'anno scorso per il decennale dell'Unita' di Strada sulla prostituzione che c'e' li'. Il tema e' infatti la prostituzione, l'ha scritto l'attrice che l'interpreta, splendidamente, (e di cui in questo momento mi sfugge impietosamente il nome; se mi metto a cercarlo finisco domattina) insieme a quella forza della natura di Carla Corso. Invito caldamente alla visione.

martedì 13 marzo 2007

Sapere aude

Vado di frettissima, ma questa la devo condividere.
Il M.I.T. (si' la famosa istituzione della frase "Ma che hai studiato ar MIT?") ha messo on-line tutti i corsi di tutte le facolta', accessibili liberamente. Ovviamente non da' crediti e non e' che ci si laurea (oddio, che parola m'e' scappata??), ma si possono scaricare tutti i programmi dei corsi, i test, le bibliografie, le lezioni. E' veramente interessantissimo e ci sono tutte le materie, da ingegneria a fisica a linguistica a scienze cognitive e chi piu' ne ha piu' ne metta. Secondo me puo' essere utile anche a chi insegna, per confrontare metodologie, prendere spunti.
Il link e' http://ocw.mit.edu/index.html

domenica 11 marzo 2007



Sto scrivendo il blog nell'anticamera del salotto dell'Highland Inn.


Non funziona il link al blog di Serena
Tornare sul blog e leggere i commenti mi ha commosso fino alle lacrime! Non scherzo! Si sa che sono un'emotiva. Oh ragazze quanto vi adoro... Vorrei pero' dedicare un'attenzione particolare al commento di Nando al mio post sulla caduta del governo (gia' ve vedo iene, e chi sarebbe sto Nando?.. Nando e' un mio amico di Torino, citta' tanto cara alla Stefania nonche' sede della nuova carriera universitaria della Pippi). Ebbene caro Nando, sono in totale disaccordo. Anna Nicole Smith aveva almeno una dote vera (e risparmio le battute facili sulla chirurgia plastica, anche perche' molto sarebbe invidia). Immagino che questa dote vera sia il fatto che fosse una bella donna. Se basta questo, che hai contro Amici di Maria de Filippi? Steve La Chance e' un gran manzo. E al Grande Fratello almeno due concorrenti sono molto fichi e due concorrenti molto fiche. Continuo a trovare piu' interessante, piu' complessa, piu' challenging (si', sto diventando come Lapo, mi vengono le parole in inglese, damnit!) la politica, da un lato, quello che succede in Italia e' interessante quanto quello che succede in India, in Giappone, in Colombia; essendo italiana poi mi interessa che ne sara' della legge sull'immigrazione a cui stanno lavorando e via dicendo. Ma io sono anche una grande consumatrice e spettatrice informata di cultura pop. Di Anna Nicole Smith sapevo vita morte e miracoli, tanto che della morte ne ho parlato anche qui. Ma il processo per decidere dove dovesse essere sepolta e' stato terribilmente noioso, e non so, saro' una nostalgica delle grande narrazioni, ma una guerra sanguinosa di cui non si vede la fine, o che ne so, le posizioni delle personcine che si fanno avanti per diventare presidenti mi sembrano quanto meno piu' avvincenti. Del resto, dopo una settimana senza requie gia' nessuno la nomina piu'. Penso significhi che come icona fosse abbastanza debole. Dai dai, apriamo un dibattito!!!
Altro dibattito (e vediamo chi ha il coraggio di fiatare adesso): chi merita di vincere Amici quest'anno? Secondo me nessuno. Il programma andrebbe chiuso. Come Steve la Chance ce ne stanno tanti.
Vedo in media due episodi di Scrubs al giorno. Li fanno su canali diversi, in ogni canale la serie e' a un punto diverso, cosi mi serve anche da ripasso. Qui la replica e' un culto. I telefilm vanno a ripetizioni, ogni annata, ancora va forte per dire La piccola casa nella prateria.
Domani ce'e' l'inaugurazione del mosaico che Jason ha realizzato questa estate. Stasera siamo andati a mettere il lenzuolo che andra' tirato e il nastro blu che andra' tagliato.