domenica 22 luglio 2007

Insomma, l'imam di ponte felcino. Vediamo che si scopre.
Ieri in macchina con la Massi ho sentito per radio un'intervista al bravissimo attore locale Filippo Timi. Io lo conoscevo di vista quando giocava a épater le bourgeois in giro per Perugia 12/13 anni fa. Sono contenta che abbia fatto strada, è talentuoso. Sul palcoscenico, intendo. In questa intervista ha inanellato una serie di luoghi comuni da impallidire, tipo che lui sembra cattivo perché in realtà è molto buono, visto che i molto buoni quando si arrabbiano diventano veramente cattivi. Poi si è scagliato contro l'ipocrisia di chi, alla giuria del festival di Sanremo, insisteva perché lui non mettesse 1 alla canzone di Gianni Bella. E lui odia questa ipocrisia. Ha citato tutti gli autori che ci aspettavamo citasse Pasolini, Testori, Artaud, sia chiaro che ha Wittgenstein come livre de chevet.La scoperta di Majakovski, da ragazzo, gli ha fatto capire che i poeti non dovevano essere solo pallidi con gli occhiali e i polsi sottili. Allora Baudelaire? Allora Villon? Vabbè. La Massi è infatuata di Filippo Timi, quindi non ha condiviso il mio fastidio, dovuto molto anche al caldo, su, in fondo che mi frega. Qualcuno le presti il libro. Che a me non è piaciuto. Soprattutto il finale, mon dieu.
Devo dimostrare a me stessa e al mondo che non sono una criticona, a questo scopo mi trovo tristemente a corto di argomenti in questo momento.
Stanotte ho fatto un sogno che si svolgeva in un'enorme, non so, sala congressi, atrio della sala congressi, qualcosa di enorme comunque, pieno di gente, tra cui Fabrizio Corona (purtroppo per lui nei sogni si entra a titolo gratuito) e Omero, non ovviamente il poeta epico ma lo studioso di filosofia che ha un qualche ruolo nella mia vita. Mio marito mi ha svegliato con una telefonata quando qui erano le 8 e lì le 2, lui era nervoso, io rintontita, è partito un doloroso qui pro quo, o forse non era nemmeno un qui pro quo, fatto sta che mi ha trattato veramente come una pezza da piedi, e certo che ecco, insomma, vabbè.
La zona del Parco Lacugnana dove una volta si ballava è in disarmo. Emana l'intensa bellezza delle cose in disarmo. Se fossi una intraprendente e capace di divertirsi e di seguire i suoi desideri, ci organizzerei la mia festa di laurea. Ma no.
[Non una gran giornata oggi, no]

martedì 17 luglio 2007

Avrei tanto voluto parlare dello spettacolo che ho visto al festival di Spoleto, su invito di Francescone Gabrielli, Nietzsche Ecce Homo di Malosti, perché era stupendo. Inoltre sono innamorata di Michela Lucenti, che ne era la protagonista femminile. Il corpo femminile protagonista. Ma ormai sono passate due settimane. Non c'ho più voglia. E' questo che fa di me la bloggher ridicola che sono.

martedì 10 luglio 2007

Come non detto. Mi sono messa a rileggere 54 di quei sboroni di Wu Ming, e lo trovo molto carino. E' divertente, inoltre è incredibilmente didattico, il personaggio x o il personaggio y che fanno lunghe tirate su Tito, su Trieste, sulla Resistenza, ma anche questo, con simpatia (c'è anche un errore secondo me: il babbo di Robespierre dice che nel 46 il Cominform ha condannato non so più chi, ma nel 46 mica c'era ancora il Cominform... lo so perché so' fresca di studi). C'è troppo citazionismo, i personaggi femminili sono debolissimi, alcune parti sono scritte male, lo stesso tipo di scritto male che avevo rilevato su Q, quindi deve essere proprio il loro. Però sono proprio contenta di leggerlo. E l'intreccio tiene, mi piace anche girare per tutto il mondo con tanti personaggi, e avere l'imperatore il divo il barista la spia tutti nella stessa giostra. E la pazzia, Frances Farmer. Sì sì, approvo. Quando l'ho letto la prima volta ero in fase acuta De Lillo e pretendevo troppo. Però era anche bello essere in fase acuta De Lillo.
Mi fa male la gola perché ho cantato delle canzoni di Anna Oxa. Se vi capita di vedere su youtube la clip della sua esibizione a Discoring nel 1978 con Un'emozione da poco, studiate i passi di danza che fa nella parte strumentale tra le due tranches di canzone. Secondo me sono spendibilissimi in società.

domenica 8 luglio 2007

Adesso non bisogna più registrarsi per commentare questi post. In verità non sapevo che ci fosse questa opzione, ma ora che lo so è attiva. Commentate dunque a tutto spiano.
Ho visto in TV la nuova pubblicità della Fiat, che dura un minuto o più, e dopo i primi secondi ho iniziato a pensare che fosse lo spot del Partito Democratico. Guardavo il bambino di Nuovo Cinema Paradiso ammaliarsi di fronte alle immagini dell'Udi, della lotta degli operai a Mirafiori (cioè, voglio di'...), Giovanni Paolo II, Pertini, Mariangela Melato, e poi la serie delle cose che nessuno vuole, tipo la strage di Piazza Fontana, il terrorismo, i morti dell'Heysel (questo forse poteva essere un indizio). Mi chiedevo, cacchio, ma chi gliel'ha dati tutti sti soldi al Partito Democratico per comprarsi 60 secondi prima del telegiornale sulla Rai e mettere in piedi questo spot che, non posso negarlo, ha la sua efficacia?
Invece è la pubblicità della Fiat.

martedì 3 luglio 2007


thank you terror
thank you disillusionment
thank you frailty
thank you consequence
thank you thank you silence