giovedì 31 dicembre 2009

Voglio esprimere dei buoni propositi per il 2010.

- Impegnarmi attivamente per far avverare l'oroscopo di Rob Brezsny di quest'anno.
- Non avvelenarmi, intendendo il verbo avvelenarsi sia materialmente che metaforicamente. Quindi pensare bene, parlare bene, mangiare bene, vivere buonamente.
- Dire molti più sì a inviti, richieste, proposte, intuizioni.
- Non dico vincere, ma almeno combattere la pigrizia depressiva. Di conseguenza, mettere a posto casa una buona volta.
- Organizzarmi per vedere con più costanza la gente che amo e con la quale sto bene, gli amici e le amiche più care, le persone che non vedo da tempo e con le quali mi piacerebbe rincontrarmi.
- Leggere, scrivere, studiare, e sì, infatti anche far di conto.

A posto, eccoli, quindi tra un anno devo tornare a leggere e controllare a quanto sono stata dietro. Adesso vado ad assaggiare le lenticchie con lo zampone che preparo per questa sera, già so che ho sbagliato un passaggio culinario, spero che ciò non infici il risultato, almeno non troppo.

Per chi legge, anzi per tutti e tutte nel mondo, buonissimo 2010!

domenica 13 dicembre 2009

Cosimo pensa che Babbo Natale sia una bambola. Lo vede e fa "bàmbla". Io a dirgli, ma no, non è una bambola, è Babbo Natale. Jason gli dice che è Santa Claus. Cosimo però continua a chiamarlo "bàmbla". Corre verso il pendaglietto in finto vetro colorato che ho preso al Lidl (insieme a un pupazzo di neve, un abete con sotto dei doni, un orsacchiotto che esce da una calza, tutti in plastica effetto vetro), e che abbiamo appeso alla finestra, ed esclama con gioia affettata "uhuh... bàmbla". Nella sua ottica di persona di 19 mesi, deve sembrare quanto meno bizzarra la nostra insistenza nel sottolineare come l'oggetto che, se non è una bambola, è sicuramente un pupazzetto, debba essere invece chiamato Babbo Natale.
Io non ho ancora superato i miei dubbi materni sulla scelta migliore tra Babbo Natale e Gesù Bambino. Sì, Gesù Bambino è un simbolo religioso, ma almeno è radicato nella cultura popolare, e molti elementi nella storia della sua nascita, intesa come grande narrazione che comunque Cosimo è giusto che conosca, sono belli e commoventi. E quant'è bello il gesto di mettere fuori dalla porta la paglia per l'asinello? Babbo Natale con la sua panza e la sua couperose è puro marketing. Non mi piace moltissimo.