mercoledì 5 settembre 2007

Io ero molto perplessa sull'indulto, anzi forse ero addirittura contraria. Non ne ho capito l'impianto filosofico: il perdono? non sono cattolica; il sovrappopolamento delle carceri? rilasciare persone giudicate colpevoli dopo un processo perché il carcere è pieno, è addirittura offensivo. O magari c'era qualche altra ragione che mi è sfuggita e che sarò ben lieta di discutere. Comunque. Sono anche sempre stata convinta che per davvero la sinistra minimizzava il problema sicurezza. Personalmente la microcriminalità non mi ha mai infastidito più di tanto: sì, una volta ho preso a schiaffi un ragazzo rom che cercava di borseggiarmi a Tiburtina, ma non è che la cosa mi ha cambiato la vita. Però se magari avessi avuto 70 anni? Se avessi camminato male? Se fossi stata una di sinistra di 70 anni mi sarebbe bastata la spiegazione sulle contradizioni della globalizzazione a ripagarmi del portafoglio scomparso, dei documenti da rifare, di quegli sciocchi ricordi, tipo foto, biglietti di spettacolo ecc, che si tengono nel portafoglio? Sono stata rapinata con la Massi anche al parcheggio del memoriale del Vajont, con scasso della macchina e tutto, e quella volta ci andarono pesanti. In questo caso non mi sento nemmeno di parlare di microcriminalità, c'era una vera e propria organizzazione dietro, magari di tossicodipendenti o che so io, ma di sicuro un'organizzazione. Come ci confermò lo sveglio carabiniere che rispose alla chiamata:"Ah ma lì succede sempre." In preda a una certa ira replicai "E se succede sempre non potreste mettere un cartello, come A Roma per i borseggi? Magari la gente ci fa caso." "Eh se dovessimo mettere un cartello in tutti i posti dove rubano, saremmo pieni di cartelli." Dopo questa intelligente osservazione, si premurò anche di sottolineare che non c'era nessuna possibilità di ritrovare le cose rubate (tre borse con soldi documenti e mille altri oggetti a cui tenevamo, e una videocamera praticamente nuova, lasciata in macchina perché saremo rimaste nemmeno cinque minuti, eravamo in alta montagna, e facemmo ll ragionamento, oddio, se uno deve venire a rubare al memoriale del Vajont... Ci fosse stato un cartello, avremmo agito diversamente). Ora, perché è impossibile ritrovare delle cose rubate? Non esistono le indagini? Che giro di ladri, ricettatori ecc. ci sarà mai nel bellunese? Perché quando al mio amico Romano rubarono la videocamera in California mentre era in viaggio di nozze, dopo cinque mesi gli telefonò il detective e gliela rispedirono? Qualcosa mi sfugge.
Detto questo, rimango basita che l'emergenza italiana adesso siano i lavavetri. Per non parlare dei graffitari. Oggi ho sentito parlare di un reato quale il "trasporto ingiustificato di bomboletta spray". Lo voglio scrivere un'altra volta. TRASPORTO INGIUSTIFICATO DI BOMBOLETTA SPRAY. Fanno un decreto in cui parlano di certezza della pena, sulla quale sono ciecamente d'accordo, e la mettono insieme con il problema di accattonaggio molesto. A me non ha mai molestato un accattone, sarò stata fortunata. Un paio di volte sono stata trattata con decisa aggressività da alcuni raccoglitori di firme. A questo punto esigo anche la specie "raccolta di firme molesta". Sennò mi sento insicura. Oppure facciamo che chi mi molesta, indipendentemente dall'altra attività che sta svolgendo in quel momento nei miei confronti, possa essere passibile di denuncia per molestia in generale. Non sarebbe pratico?
Poi ovviamente c'è il ritornello sulla sinistra estrema che non è d'accordo. Anche sta storia mi ha veramente stufato. Bastava fare un decreto solo sulla criminalità vera, che avrebbe messo d'accordo tutti. Al governo si media tra alleati, non mi sembra questa novità. Invece no, il camorrista sta insieme al tagger. Che pena. Il lavavetri e il graffiti artist diventano microcriminalità. Ma chi li consiglia a sta gente?

2 commenti:

scintilla ha detto...

l'indulto ha sempre lasciato un po' perplessa anche me. anche se ad essere sincera non ho mai approfondito troppo l'argomento. mi sono poi fidata di amiche che in carcere ci lavorano (e/o ci sono state)e che sostenevano che era una cosa che andava fatta. sicuramente è stata un'operazione che non ha riguardato principalmente la microcriminalità, ma anche la media e la grande...
non ho paura di dire che anche io trovo moleste alcune persone che lavano i vetri o che questuano (?) al semaforo (ma anche molti automobilisti lo sono) o in giro, ma mi infastidisce molto di più il noto centro di smistamento di droga varia che camuffato da locale arabo è sito difronte a dove lavoro. mi capita di uscire dal portone diverse volte al giorno e trovo sempre lì un gruppetto di noti spacciatori nordafricani che traffica, aspetta, si ubriaca; incontro lungo il vialetto sempre varia umanità che percorre la salita per raggiungere il locale e poi subito andare via, senza nemmeno gustare le specialità tipiche che sicuramente vengono lì cucinate. ci tengo a precisare che il locale è ben frequentato anche da moltissimi italiani (estimatori della cucina araba, almeno loro?).negli 8 mesi che lavoro da quelle parti hanno fatto 2 retate, ma poi ha sempre riaperto. tra l'altro mi pare che dopo la seconda volta il traffico si sia infittito. oramai mi salutano, conoscono il nome del mio cane, conoscono i miei orari, devo pure intrattenere rapporti di buon vicinato, tanto mi pare che siano destinati a rimanere lì a lungo. beh, è una situazione piuttosto molesta (ma anche altri vicini lo sono)
ps: credo che da domani porterò sempre con me una bomboletta spray

zambrius ha detto...

Ma spray urticante da spruzzare ai molestatori, o colore spry per graffiti?