lunedì 14 aprile 2008

Ecco sì, Luca Barbareschi gongolante che commenta la vittoria elettorale dal quartier generale del Popolo della Libertà: ne avevo bisogno. Riforma della giustizia, gestione dei beni culturali e turismo, di questo si occuperà nella sua prossima carriera di parlamentare.

1 commento:

faber ha detto...

In tempi non sospetti (prima del risultato elettorale...) avevo assegnato qualche premio oscar ad alcuni ‘nominati’ nelle liste elettorali che - ben consapevoli di non essere sottoposti al giudizio popolare (il popolo è stato arbitrariamente privato dell’esercizio della preferenza) - parlavano e straparlavano con una sincerità debordante. Confidavo che ad obiettivo raggiunto il ‘vizietto’ venisse accantonato. Folle illusione. La tentazione di ispirare titoli a quattro colonne è troppo forte. In particolare, il vincitore dell’Oscar della modestia, timoroso che altri onorevoli colleghi potessero insidiare il suo premio, a scrutinio appena chiuso, ha piazzato il colpo che lo mette al riparo da sgradite sorprese.
Mi riferisco al poliedrico Luca Barbareschi, 'nominato' in Sardegna col PdL con destinazione Montecitorio, che blindò il giudizio con un colpo doppio di rara modestia: “Ho un curriculum professionale che in Italia non ha nessuno” e “Alla riunione dei candidati tutte queste bellezze non le ho viste, ma forse i miei standard sono più alti.” (Libero - 16 marzo)
Questa volta, seppure condito da un pizzico di ironia, si è avventurato in un paragone internazionale e - considerando che Veltroni ha usato la carta George Clooney per cercare di conquistare consenso - ha sentenziato: "Il fatto che io abbia abbracciato Berlusconi vuol dire che ho più fascino di Clooney...” (Radio 101 – 16 aprile)
Avendo più volte dichiarato la sua ambizione ministeriale, lo propongo - certo che sarà senza rivali - al Ministero dei Belli Culturali.

DAL BLOG http://faber2008.blogspot.com/