venerdì 8 agosto 2008

Certo che questa performance di centinaia di percussionisti, che mi trovo a vedere del tutto casualmente, ha un certo fascino. La frase che gridano in coro è di Confucio, e dice (così spiega il telecronista) "Amici che venite da lontano, quanto siamo felici". La famosa saggezza confuciana?
Alcuni secondi dopo, dopo aver citato piazza Tien An Men, il telecronista ricorda l'occupazione dell'89 e il massacro che ne è seguito, chiosando "un episodio drammatico, ma che ha portato la Cina sulla via della modernità". Magari ce la spiega, nel frattempo vaffanculo.

2 commenti:

Serena ha detto...

In effetti, a ripensarci, anch'io sono rimasta un po' stranita da questa frase: temo che non sia del tutto tragicamente inesatta, però richiederebbe attenzione, discussione, tatto e forza intellettuale. Non la puoi buttare lì così una frase del genere all'inaugarazione delle Olimpiadi.

giuseppe ha detto...

Si, vaffanculo anche da parte mia.