lunedì 23 agosto 2010

Forse Pina Bausch
non si faceva vedere spesso
se è morta
per un tumore
diagnosticato
cinque giorni prima.
Aveva di meglio da fare
che andare dal dottore.
Per esempio fumare
assemblare passaggi
inserire distorsioni
replicate da un ricordo
di afa bruciante
o di ansia che assomigliava a noia
o di quant'altro -
osservare le persone
come si muovono
come portano il cibo alla bocca
come rattrappiscono
se all'improvviso
un rumore sconosciuto le spaventa.
Come provano le scarpe
infilandole, poi muovendo il piede
i tendini e le ossa delle dita,
valutandosi le caviglie a occhio
o nello specchio.
Come la seta o il raso
si allisciano sulla pelle e sul sudore,
premute dai palmi delle mani.
Il cik cik cik delle foglie morte
sotto le varie incombenze umane.
Parlava pensando a occhi bassi
le piccole palpebre come ali di farfalle
poetiche, agitate.

2 commenti:

LauraLoves ha detto...

Chi ha composto questo bellissimo testo?
Mi ha fatta vibrare...all'unisono con l'universo...
Vielen Dank

zambrius ha detto...

Pina Bausch, quanto l'ho amata! E che bello questo testo.