Qualche tempo fa, convinta dall'indigenza e dallo spettro della disoccupazione, sono andata a iscrivermi al centro per l'impiego. Mi ha accompagnato Pupi, eravamo un po' in anticipo allora siamo entrati al bar li' vicino, dove Pupi ha preso il caffe' e io ho guardato gli espositori di cioccolata strana che tengono. Al centro per l'impiego ho preso il numero e mi sono messa ad aspettare, insieme a varia altra gente molto piu' giovane di me, la maggior parte della quale doveva fare un colloquio per un corso di formazione. Va bene. Appare il mio numero sullo schermetto a cristalli liquidi, e mi reco con passo sicuro alla scrivania corrispondente, sorridendo all'impiegata, molto piu' giovane di me. La quale mi saluta e mi chiede un documento. Io estraggo dal portafoglio il mio passaporto. L'impiegata lo guarda dubbiosa: -Non ha la carta di identita'?-
-No, me l'hanno rubata. Uso il passaporto.-
-Ah. Non so se posso iscriverla solo col passaporto.-
Mi agito impercettibilmente:- Guardi, non credo ci siano problemi, e' un documento di identita' riconosciuto, a me non hanno mai fatto storie.-. Non entro nel dettaglio che uso il passaporto dal luglio 2005, dal famoso svaligiamento auto del Vajont, visto che ho perso la denuncia necessaria per rifare la carta di identita', ho fatto una seconda denuncia e ho perso anche quella, sono pigra cialtrona e disordinata, e tanto bene ho il passaporto che e' un documento di identita' a tutti gli effetti.
L'impiegata non sembra per niente convinta:- Aspetti che devo chiedere alla superiore.
Si alza e sparisce dietro un divisorio portandosi il mio passaporto e la sua bella copertina granata con la stellina repubblicana. Sento l'inizio del racconto, poi abbassano la voce e confabulano un po'. Finche' un grido della titolare:- MA E' ITALIANA!-. Scoppio di nervosa ilarita', grido dell'impiegata:- UH, E' VERO!-. Ridacchiano tra loro per qualche secondo, poi l'impiegata ritorna, tutta rossa. -Scusi sa. Pensavo fosse straniera. L'ho vista cosi' chiara, visto, anche i lineamenti...-.
Forte della mia italianita', ho avuto il colloquio per l'orientamento 2 mesi e 10 giorni dopo.
domenica 4 novembre 2007
sabato 3 novembre 2007
Il 12 ottobre Aldo Bianzino e' stato arrestato dalla polizia di Citta' di Castello perche' coltivava canapa indiana nelle campagne di Pietralunga, dove si era trasferito da anni, dalla Lombardia. Il 14 mattina Aldo Bianzino e' stato trovato morto nella sua cella al carcere di Capanne, a Perugia. La causa della morte e' ancora sconosciuta, presentava pera' lesioni interne gravissime. Si sta indagando, Erminia (Emprin Gilardini) ha presentato un'interrogazione parlamentare, e' attivo il comitato Verita' per Aldo, che per il 10 ha indetto una manifestazione cittadina.
Lo so, non e' la notizia del giorno.
Lo so, non e' la notizia del giorno.
martedì 30 ottobre 2007
Umbertide, 27 ottobre 2007

Pensavamo forse che la sala fosse troppo grande, invece e' venuta tanta gente. Giovanni ha condotto l'incontro con tranquillita' e sicurezza, il libro e' andato via come il pane. Per ricordare questo evento, ho deciso di produrre un musical psichedelico che lo racconti. Questa sara' la locandina:

Pensavamo forse che la sala fosse troppo grande, invece e' venuta tanta gente. Giovanni ha condotto l'incontro con tranquillita' e sicurezza, il libro e' andato via come il pane. Per ricordare questo evento, ho deciso di produrre un musical psichedelico che lo racconti. Questa sara' la locandina:

mercoledì 24 ottobre 2007
Babsi Jones ha chiuso il blog. Per motivi che alla lontana, ma nemmeno tanto, si richiamano agli interrogativi che Giovanni ha espresso nel suo, di blog, l'altro ieri. Interessante. [Babsi Jones e' una mia amica su My Space, ci siamo anche scritte delle mail, allora ho un po' di ritegno a parlarne in modo critico]
E' uscito il libro!
La copertina si vede nel blog di Giovanni o nel sito dell'editore Perrone, che fra poco linkero' a destra. Sabato a Umbertide c'e' la presentazione. Sono contenta! Cavoli se sono contenta, gia' due punti esclamativi.
Ho gia' pubblicato un racconto in un'antologia, "Spazzatura!" di Fernandel (in questo caso il punto esclamativo non e' una mia scelta). Secondo me era anche un bel racconto, cosi' a memoria, perche' il mio file originale era nel computer che mi hanno rubato e non ho mai preso le 5 copie che l'editore mi dava in omaggio. Quindi non l'ho mai piu' riletto. Allora, due anni fa, non mi feci coinvolgere dalla cosa. Un po' perche' ero in fase negativa, seguendo qualche sciocco percorso mentale. Un po' perche' il curatore di quell'antologia, il noto (e piuttosto bravo come scrittore: a me e' piaciuto Fantasmi e fughe) Giulio Mozzi, non so, non e' comunicativo, l'ho trovato respingente. Poi doveva passare l'idea che i racconti fossero il frutto di quel laboratorio, a cui io mi ero iscritta solo perche' si andavano a visitare le discariche intorno a Perugia, e anche perche' nella presentazione era citato Underworld, mai menzionato nemmeno di passaggio nei tre giorni. Non andai nemmeno alla presentazione nel corso di Umbrialibri. Questa volta e' diverso, soprattutto perche' e' stato Giovanni ad aprire la porta magica. Un grande amico. Ho seguito il progetto passo passo, da amica. E' tutto un periodo di nascita, rinascita, profondita', fertilita'. Il mio racconto e'intitolato "In utero", e non posso fare a meno di scoprire una veggenza, o forse una speranza inconfessata, non lo so.
[per completezza di informazione, perche' la completezza e' tutto, il primo racconto si trova qui]
{Jason mi ha insegnato a rendere attivi i link. Evviva!}
La copertina si vede nel blog di Giovanni o nel sito dell'editore Perrone, che fra poco linkero' a destra. Sabato a Umbertide c'e' la presentazione. Sono contenta! Cavoli se sono contenta, gia' due punti esclamativi.
Ho gia' pubblicato un racconto in un'antologia, "Spazzatura!" di Fernandel (in questo caso il punto esclamativo non e' una mia scelta). Secondo me era anche un bel racconto, cosi' a memoria, perche' il mio file originale era nel computer che mi hanno rubato e non ho mai preso le 5 copie che l'editore mi dava in omaggio. Quindi non l'ho mai piu' riletto. Allora, due anni fa, non mi feci coinvolgere dalla cosa. Un po' perche' ero in fase negativa, seguendo qualche sciocco percorso mentale. Un po' perche' il curatore di quell'antologia, il noto (e piuttosto bravo come scrittore: a me e' piaciuto Fantasmi e fughe) Giulio Mozzi, non so, non e' comunicativo, l'ho trovato respingente. Poi doveva passare l'idea che i racconti fossero il frutto di quel laboratorio, a cui io mi ero iscritta solo perche' si andavano a visitare le discariche intorno a Perugia, e anche perche' nella presentazione era citato Underworld, mai menzionato nemmeno di passaggio nei tre giorni. Non andai nemmeno alla presentazione nel corso di Umbrialibri. Questa volta e' diverso, soprattutto perche' e' stato Giovanni ad aprire la porta magica. Un grande amico. Ho seguito il progetto passo passo, da amica. E' tutto un periodo di nascita, rinascita, profondita', fertilita'. Il mio racconto e'intitolato "In utero", e non posso fare a meno di scoprire una veggenza, o forse una speranza inconfessata, non lo so.
[per completezza di informazione, perche' la completezza e' tutto, il primo racconto si trova qui]
{Jason mi ha insegnato a rendere attivi i link. Evviva!}
venerdì 19 ottobre 2007
E' tornato mio marito e come prima cosa ha riattivato internet.
Oggi ha mescolato della pasta di curry thailandese con la maionese, e ci abbiamo mangiato le patate fritte, dopo averle imbimbite di aceto. E' tipo il mio piatto preferito.
Rileggo Petrolio, cosi' complesso, multistrato, labirintico che fa girare la testa.
Oggi ha mescolato della pasta di curry thailandese con la maionese, e ci abbiamo mangiato le patate fritte, dopo averle imbimbite di aceto. E' tipo il mio piatto preferito.
Rileggo Petrolio, cosi' complesso, multistrato, labirintico che fa girare la testa.
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