domenica 4 novembre 2007

Qualche tempo fa, convinta dall'indigenza e dallo spettro della disoccupazione, sono andata a iscrivermi al centro per l'impiego. Mi ha accompagnato Pupi, eravamo un po' in anticipo allora siamo entrati al bar li' vicino, dove Pupi ha preso il caffe' e io ho guardato gli espositori di cioccolata strana che tengono. Al centro per l'impiego ho preso il numero e mi sono messa ad aspettare, insieme a varia altra gente molto piu' giovane di me, la maggior parte della quale doveva fare un colloquio per un corso di formazione. Va bene. Appare il mio numero sullo schermetto a cristalli liquidi, e mi reco con passo sicuro alla scrivania corrispondente, sorridendo all'impiegata, molto piu' giovane di me. La quale mi saluta e mi chiede un documento. Io estraggo dal portafoglio il mio passaporto. L'impiegata lo guarda dubbiosa: -Non ha la carta di identita'?-
-No, me l'hanno rubata. Uso il passaporto.-
-Ah. Non so se posso iscriverla solo col passaporto.-
Mi agito impercettibilmente:- Guardi, non credo ci siano problemi, e' un documento di identita' riconosciuto, a me non hanno mai fatto storie.-. Non entro nel dettaglio che uso il passaporto dal luglio 2005, dal famoso svaligiamento auto del Vajont, visto che ho perso la denuncia necessaria per rifare la carta di identita', ho fatto una seconda denuncia e ho perso anche quella, sono pigra cialtrona e disordinata, e tanto bene ho il passaporto che e' un documento di identita' a tutti gli effetti.
L'impiegata non sembra per niente convinta:- Aspetti che devo chiedere alla superiore.
Si alza e sparisce dietro un divisorio portandosi il mio passaporto e la sua bella copertina granata con la stellina repubblicana. Sento l'inizio del racconto, poi abbassano la voce e confabulano un po'. Finche' un grido della titolare:- MA E' ITALIANA!-. Scoppio di nervosa ilarita', grido dell'impiegata:- UH, E' VERO!-. Ridacchiano tra loro per qualche secondo, poi l'impiegata ritorna, tutta rossa. -Scusi sa. Pensavo fosse straniera. L'ho vista cosi' chiara, visto, anche i lineamenti...-.
Forte della mia italianita', ho avuto il colloquio per l'orientamento 2 mesi e 10 giorni dopo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

dal centro per l'Impiego sono uscita quasi sempre trattenendo lacrime di frustrazione e rabbia e nervosismo mescolati insieme. Ci sono andata alcune volte in cui stavo davvero in difficoltà, una volta lì mi sembrava tutto inutile, forse per via di tutta una serie di menate burocratiche e fintamente utili unite alla inesperienza degli impiegati che pensavo fossero i soliti imbucati da amici e parenti del partitello. certo andavo lì con l'umore sotto i piedi e piena di paure esistenziali, questo non avrà contribuito alla mia lucidità e serenità di giudizio, ma è un posto che mi da ansia. Ovviamente spero ti sia utile, soprattutto il colloquio che non ho mai fatto perché magari nel frattempo rimediavo qualche lavoretto con cui campare.
Magari invece quello è una svolta, in ogni caso sono certa che presto troverai un bel lavoro adatto a te e alle tue capacità! centro per l'impiego o non centro per l'impiego.

zambrius ha detto...

Secondo me ti hanno presa per straniera perchè stavi con Peppe.