venerdì 1 giugno 2007

Che posso dire? Penso sempre, letteralmente sempre, a questa ragazza. Ho una specie di astio sociale che non mi dà tregua, perché ancora andiamo avanti con i panni sporchi che si lavano in famiglia, la famiglia è un limite invalicabile, poi ci sono i pullman per i family days, e adesso già si dice che anche la moglie del gemello è trattata allo stesso modo, e tutte le donne di quella famiglia sono trattate allo stesso modo, da sempre, da quando i vecchi scesero da San Venanzo per prendere i poderi a Compignano, e sicuramente anche da prima, ma prima stavano in montagna e nessuno li conosceva. Che si può fare? Che ne so. Andare, parlare, incontrarci. Soprattuto, sradicare la famiglia per come la conosciamo. Per come la difendono. Non lo so. Turbamento estremo.

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