martedì 29 gennaio 2008

Oggi è la festa del patrono San Costanzo, e nel ridente capoluogo umbro si degusta il buonissimo dolce tipico e si inaugura il forse avveniristico, piuttosto controverso e fortemente costoso minimetrò (secondo me: interessante esteticamente, a me piacciono soprattutto i vagoncini, molto sopravvalutato nell'impatto che avrà nella riduzione del traffico- sarò lieta di sbagliarmi).

Ma oggi, 29 gennaio 2008, io voglio ricordare il 50° anniversario dell'approvazione della Legge Merlin. Dopo dieci anni dalla sua presentazione, fu approvata oggi con 385 voti a favore e 115 contrari. A favore, a grandi linee, comunisti, socialisti, democristiani e repubblicani, contrari monarchici, liberali, neofascisti e saragattiani. Una legge molto avanti per l'Italia dei tempi, per altro quasi obbligata perché l'Italia aveva firmato una convenzione ONU che la prevedeva, eppure combattuta e non capita fin dall'inizio, e ancora usata del tutto a torto come esempio di proibizionismo e moralismo. Molta gente crede, per questo, che Lina Merlin fosse democristiana: in realtà era una socialista, veneta, già collaboratrice di Giacomo Matteotti, arrestata e confinata dai fascisti, sempre attenta alle istanze sociali e ai problemi delle donne, in contatto con il movimento abolizionista mondiale. La legge Merlin, lungi dall'essere proibizionista, di fatto liberalizza l'esercizio della prostituzione, eliminando la schedatura e abolendo appunto quella specie di prigione che erano le case chiuse. Oggi la legge Merlin è senza dubbio invecchiata, è cambiata la composizione sociale dell'Italia e delle persone che si prostituiscono, e sicuramente necessita di alcune correzioni (c'era un progetto di legge in ballo che non era malissimo, ma ormai...). Però sono contenta di ricordare come, nell'Italia appena uscita dalla guerra, al centro della guerra fredda e della ricostruzione, una donna dalla lunga e interessante storia si prese la briga di spingere su un argomento così spinoso e di fatto così impopolare, ciucciandosi decenni di insulti, minacce, prese in giro (che ancora continuano, all'insegna dell'ignoranza più completa, basta farsi un giro in internet). Così, per informazione: il libro più completo sull'argomento è di Sandro Bellassai, e si intitola "La legge del desiderio. Il progetto Merlin e l'Italia degli anni Cinquanta", Carocci 2006.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per questo post, non so dire esattamente perché, ma mi ha fatto molto piacere.
Forse perché in qualche modo mi fa pensare a una certa qualità della politica che mi piace ancora molto.

Anonimo ha detto...

uff! non riesco a lasciare i commenti sul blog di pippo il trucido. quanto è trucido!