sabato 1 marzo 2008

Ieri sarei dovuta andare a Roma al consiglio nazionale dell'associazione ricreativa e culturale. Ma l'altro ieri sera verso le 20 Mimma, atteggiando il visino a un'espressione strappalacrime, mi ha convinto che non potevo lasciare tutto proprio il giorno della scadenza del bando x, con il progetto con ancora alcune parti, seppur piccole, da scrivere, i curricula da raccogliere e soprattutto il piano economico da fare. Infatti ha avuto ragione, perché in questo modo ho potuto riguardarlo bene e renderlo più compatto, divertirmi con la calcolatrice a inventare praticamente dal niente il budget (è divertente, davvero, soprattutto una volta che Pupi mi ha insegnato a impostare il calcolo sulle percentuali, in matematica sono un' analfabeta di ritorno), confrontarmi su questo e su quello, sollecitare per invio lettere e cv, cancellare questo, cancellare quello, ricalcolare, sottolineare il bando con l'evidenziatore, riscrivere, riformulare. Tutto questo senza interruzione dalle 10.30 alle 18, quando arrancando con il mio attuale sistema respiratorio in apnea sono arrivata alla posta in tempo utile per fare la raccomandata. Ovviamente appena spedita la busta mi sono balenate violentemente nella testa un paio di cavolate che sicuramente ho fatto ma che ormai sono andate per sempre. Perfetto. Alle 18.30 ero completamente fusa, e non in possesso di una casa in città dove andarmi a buttare sul letto per almeno mezz'ora. Poco male, visto che ho presto visto Pupi e con lui sono andata a Foligno a prendere Erminia al treno, a mangiare in un ristorante di cucina umbra con televisione accesa su Sanremo (Giorgia, Jovanotti insieme a Ben Harper e Fiorella Mannoia, impegnati nel loro repertorio; credo nell'ordine le ultime tre cose che avrei voluto vedere se coscientemente avessi deciso di guardare il festival: non era una gara canora nazional-popolare o qualcosa del genere?), e poi al Feedback a vedere il concerto degli Offlaga Disco Pax.
Ora, è noto che io ormai non esco più per niente. Praticamente gli ultimi concerti a cui sono stata erano tutti negli Stati Uniti. Un po' per questo, un po' perché starò invecchiando, un po' perché come detto ero fusa dalla stanchezza, visto che il concerto, mi era stato detto, iniziava alle dieci, arrivando nel locale alle dieci e tre quarti io ero convinta di essere in ritardo. Ca va sans dire, il nostro amato gruppo è salito sul palco a mezzanotte e dieci. Alle dieci e quaranta, in compenso, con tipo dieci persone paganti, i bagni del Feedback erano già malamente intasati. Nell'attesa, un dj ha messo dei pezzi piuttosto belli. Notevole il fatto che, man mano che la sale si riempiva, nessuno, dico nessuno, accennasse un seppur timido passo di danza. Il concerto non è stato molto bello per il banale motivo che non si è sentito NIENTE. Forse Feedback più che un nome è un ideale.
Gli ODP hanno suonato soprattutto pezzi del loro ultimo disco Bachelite (resina termoindurente), che poi Pupi ha acquistato. La musica è interessante, ma i racconti brevi che il cantante interpreta a tempo sono ciò che io veramente amo, ovviamente non tutti allo stesso livello. Molti di noi saranno lieti di sapere che un pezzo, davvero esilarante, parla del Parco dei Monti Sibillini, del lago di Pilato, e della riserva per la salvaguardia del chirocefalo come una metafora della reazione e del mantenimento dello status quo. Mi ha fatto tanto ridere. La mia canzone preferita però è quella dedicata a Francesca Mambro, intelligente, profonda, politica e filosofica (sì mi voglio allargare). Non ne parlo perché cercherò di postarla integralmente.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

ops..ti ho detto l'orario sbagliato del concerto.. immaginami con lo stesso visino strappalacrime di giovedì sera!

Anonimo ha detto...

ma non te starai troppo a strapazza'???
pat

Anonimo ha detto...

pensavo..anche io venerdì sera so' stata a un concerto...ahahahah rido perché ero al pub di norcia, mi ha ricordato una situazione del tipo il pub dove vanno a bere telma e louise nel film omonimo e poi accade lo stupro.... qualcosa di primordiale e sessista stampata su ogni faccia, di uomo o donna che fosse.brrrr
il gruppo suonava bene, musica rock classica direi. comunque sono arrivata a mezzanotte e all'una ero a ninna. però è stato interessante, specie vedere i miei studenti il che mi ha fatto capire il perché delle loro espressioni allucinate la mattina. :)
pat

giuseppe ha detto...

Pippi, dovresti almeno ricordare il perché delle espressioni dei tuoi studenti. È la stessa ragione della nostra espressione allucinata solo l'altroieri.
La babi sarebbe dovuta andare al consiglio nazionale. Non smetterò mai di insistere su questo aspetto.
Poi, tanto, se vogliamo essere autoreferenziali e combattere battaglie contro il mondo chiusi nel nostro piccolo facciamo pure.
Però è un po' come darsi delle martellate sui cojoni da soli, magari con una mazza chiodata.
I progetti che li faccia chi ha responsabilità in segreteria.

Barbara ha detto...

Puty, quel che tu chiami chiusura nel nostro piccolo mondo si può anche chiamare autorganizzazione dal basso, no? Inoltre, la differenza tra un partito e l'associazione ricreativa e culturale (come la intendiamo noi ovviamente, non come magari la intende altra gente) è che deve anche fare delle cose reali sul territorio, e purtroppo per quelle tocca presentare i progetti e sperare che li finanzino. Last but not least, se passano i progetti forse ma forse ho di che mangiare. E conoscendo il mio appetito, tu capisci che non posso non tenerne conto. p.s. non c'è la segreteria. ripetiamolo: non c'è la segreteria.

zambrius ha detto...

Comunque sono d'accordo con la pippi, forse non dovresti stapazzarti tanto.
E hai pure trovato il tempo per rispondere ai miei messaggi di consulenza linguistica...

giuseppe ha detto...

vero, non c'è la segreteria.
Però hai capito benissimo.
Dopo di che sono d'accordo con te sull'autorganizzazione dal basso.
Ma se stai in una organizzazione giochi secondo le sue regole, magari forzandole o cercando di modificarle.