mercoledì 9 aprile 2008

Giovanni Lindo Ferretti è una persona che ho quasi idolatrato in gioventù. I dischi dei CCCP-Fedeli alla linea sono tuttora tra i miei preferiti, così come almeno un paio di album dei C.S.I. Allora è con una specie di morbosità che seguo la discesa nell'estrema destra di quest'uomo che da anni ormai si sente un profeta, colui che sa vedere quello che gli altri hanno paura di vedere ecc. ecc. ecc. E' inutile, nella vita non ci si può fidare di nessuno.
Amici, amiche, compagni, compagne, nella vita si può diventare infinitamente stronzi: stiamo attenti a noi stessi, e come monito leggiamo questo edificante resoconto autobiografico del concerto tenuto da Giovanni Lindo a favore della lista del suo nuovo amico Ferrara. Oh che pensiero differente! Che profondità del sentire!
["mi ha aperto alla conoscenza di mondi sconosciuti di cui percepivo la mancanza: il pensiero neo-conservatore americano, tanto per dirne uno". Non avvertite anche voi il prepotente desiderio di mutare il virus dell'afta epizotica?]
E tanto che ci sono, ecco il programma della lista Aborto?No grazie. Ovviamente si sentono pazzi, visionari, non allineati.

7 commenti:

zambrius ha detto...

Invece io sono abbastanza confortato, perchè ho sempre guardato il giovanni lindo ferreti con un certo sospetto, l'ho sempre ritenuto uno molto sopravvalutato.

Barbara ha detto...

però le canzoni dei cccp sono di bellezza e forza incomparabile secondo me. cioè, come artista italiano punk anni 80 io penso che la valutazione fosse giusta. tu che dici?

giuseppe ha detto...

Immagino che si sia fatto di qualcosa di mal tagliato. Non poteva venirgli un comune delirio mistico come a chiunque altro?
Chiamare pensiero il neo-conservatorismo americano, cmq, è ovviamente una posa.

zambrius ha detto...

Io ricordo un concerto dei cccp visto quando ero studente liceale. Non mi piacque per niente. Va detto però che,allora, ero molto distante dalla cultura punk. Ammetto che il consorzio ha fatto poi delle cose interessanti. Però proprio non mi piace chi, per dimostrare la propria inquietudine creativa, deve necessariamente scegliersi un referente politico. E poi, diciamocelo, lindo ferreti canta di merda.

Barbara ha detto...

Be' però che la scelta dell'Unione Sovietica era totalmente provocatoria, non è che Breznev e Andropov fossero per davvero i referenti politici dei CCCP. Sulla sua capacità di cantare non sono del tutto d'accordo, secondo me di nuovo, è stato interessante nei CCCP poi è diventato sempre più salmodiante fino a rompere i coglioni, in effetti. Lo spettacolo con la regia di Barberio Corsetti che vidi a Perugia lo trovai insopportabile, tra l'altro di un autocelebrativo nauseabondo. Ecco, io lì ebbi chiarissimo che era andato (non mi ricordo quand'era però... oddio quand'era? poi ne parlai con rosalba al cinastik... dario era nato? vuoto totale).

Anonimo ha detto...

a me piacque, spero si scriva così, molto anche PGR, anzi proprio tanto, l'uso della voce che ferretti fa è interessante e bello, ma è irritante oggi come oggi, anche perchè a dirla proprio tutta a me dei suoi percorsi misticodestrorsi come percorso di crescita non me ne frega niente. faceva belle canzoni, anzi facevano perchè essendo un gruppo gli altri avranno contato qualcosa no?, ora francamente se lui ha scoperto il neocoservatorismo americano che me frega? non è che se la mia vicina di casa scopre l'anarcosindacalismo la cosa mi pare possa avere chissà che portata.
però mi piace ancora ascoltare certe canzoni, specie dei csi. Da un punto di vista musicale secondo me sono stati/è stato un grande/dei grandi.
pat

Serena ha detto...

Quei versi che hai citato mi sembrano quasi i versi di qualche vecchia canzone dei CCCP...