mercoledì 23 aprile 2008

Il dottore mi ha detto chiaro e tondo che ho una sindrome ossessiva.
Ci si poteva arrivare.
A Cosimo viene il singhiozzo un paio di volte al giorno. Inizio a sentire qualcosa di strano che mi succede nel corpo, poi piazzo la mano in basso a destra, dove dovrebbe essere la sua boccuccia, e avverto distintamente i singulti.
Mi rendo conto che a me il post-elezioni non ha fatto venire la depressione. Prevale nettamente la curiosità di quel che succederà adesso. Se soltanto ci fossero degli spazi di discussione e partecipazione, dove mischiarsi, gente dei partiti, gente dei movimenti, gente di niente tipo me, mi ci butterei a corpo morto. Ma non ci sono, non a caso. Si parte veramente dal livello zero.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche io ho questo tipo di curiosità e ti dirò che onestamente mi sento anche molto iù "laica" rispetto a un tempo, per quanto riguarda la politica, specie per quella relativa alle elezioni. credo che un certo tipo di coinvolgmento oggi sia più forte, epr me, su alcune battaglie che non passano necessarimante per il Parlamento anche se poi hanno ovviamnete bisogno di sostegno in quella sede, e penso che ci sarebbe molto bisognod i discutere, penso anche che forse è finito il tempo di quelli che sono andati avanti nei partiti di sinistra (comrpeso il pd)facendo le loro carriere tutte all'ombra di cambiamenti che non hanno saputo leggere, sarebbe interessante se si creasssero spazi come dici, che magari vedano protagoniste persone che hanno fatto politica in altro modo in questi anni.
Oggi tutti...da PD a arcobaleni vari fanno la grande scopertona che bisogna essere radicati nella base...che tristezza...son stati anni a trovare il modo di conservarsi le poltrone, anche misere, a cercare di fare i più vari travestitismi per farsi votare ignorando sistematicamente le eprsone che li votavano col paradosso che oggi è proprio la destra a essere radicata e forse a raccogliere i voti di protesta e disorientamento per come va la società italiana. Discutibilissima come scelta, ma se non hai laternativa...e diciamolo..seria non c'era.
L'unica analisi seria l'ho sentita da Vendola a Primo piano: la Lega offre quello che nessun altro partito riesce a offrire contro l'insicurezza generata dalle famose contraddizioni della globalizzazione: un'idea dicomunità.
Certo non è la comunità che vorremmo noi e neppure Vendola, ma è un dato, ed è una lettura interessante da cui partire poiché penso che potremmo proporre un'altro tipo appunto di comunità ma solo se lavoriamo sul territorio, solo stando nel fare cocnreto della politica, alla base e non sempre a discutere di percentuali e dirigenze come si stesse a un cosniglio di amministrazione.
forse è un po' confuso e impreciso..ma vado di frettissima, spero se ne riparli.
pat

Barbara ha detto...

anch'io le uniche cose sensate che ho sentito dopo le elezioni le ho sentite da vendola. e considera che vendola dentro rifondazione lo stanno odiando, a quel che sento.

giuseppe ha detto...

Sindrome ossessiva? Ma va, mm'el sarei mai creso.
Gli spazi di discussione ci sono. Non a Perugia, non credetevi. A Perugia manco i social forum so stati spazi di discussione.
Noi, cmq, facciamo la prima assemblea degli iscritti (e simpatizzanti, si dice così) lunedì sera, nella nostra magica sede.
Quanto al radicarsi nella base. Che base? NO, perché fino a ieri si parlva di partito come zavorra, di militanti idem. Forse credono che i nostri militanti siano ragazzetti svezzati diretamente nel funzionariato del partito e cresciuti in nicchie autoreferenziali?
Perché cmq quello che gli è piombato tra capo e collo i nostri ilitanti lo accennavano, provavano anche a dirlo. "La vedo dura" non vuol dire: "'n c'ho voglia de fa i volantinaggi".
Io credo che anche in questo affannoso cercare una base c'è la volontà di non accorgersi che una base, reale, di militanti che nella maggior parte del loro tempo vivono una vita reale, fuori dagli angusti spazi del partito esite. Se non ce ne accorgiamo abbiamo una scusa per non interpelarla.
Ricorderò sempre una riunione in cui si parlava di operai. Guildestern se ne uscì con la frase "perché voi non capite - questa è la classica frase con la quale se ne esce prima di sparare una cazzata - noi gli operai non sappiamo che pensano".
Io, che allora, del resto, ero più urbano gli risposi "boh, che ne so. Però domani, tanto ce devo stà otto ore in fabbrica posso chiedere in giro".
Ecco, è un po' questa la differenza. Io non ne faccio una banale questione di poltrone. Ma se vivi tutta la tua vita nell'asfittica gabbia del partito che lettura puoi dare della realtà?
Di che realtà?
Cmq se vi sembra sensato non riuscire a vedere sotto il proprio naso... e sta tutto li. Non è che Vendola lo odiamo.
Io no, per lo meno.
Ma il grosso dei militanti che vive e lavora nella società vera, invece che fare il presidente delle regione, quando lo sente piangere sulla necessità di tornare nella società in ascolto reagisce, e io credo giustamente, con rabbia o fastidio.
I meglio dotati di senso dell'umorismo, invece, gli stanno preparando un posto da operatore sociale al loro posto.

Barbara ha detto...

Ma poi chi lo fa il presidente della regione puglia, l'operatore sociale? Non credo basti avere degli scritti operatori sociali od operai per tornare nella società in ascolto. Anzi, evidentemente un grosso ascolto non erano riusciti a farlo, perché sì, c'era forse qualche timore, ma penso nemmeno il metalmeccanico più ccompagno avesse subodorato la disfatta.
Non so se Vendola piange quando dice che bisogna tornare nella società (può esse', hai visto certa gente quant'è emotiva... ce semo capiti...), ma di sicuro ha ragione. Tra l'altro dolce Puti, quando citi Rosencranz e Guildestern potresti tra parentesi mettere un'iniziale, qualcosa, perché io non mi ricordo mai chi è chi?

giuseppe ha detto...

Memoria, questa sconosciuta. Ci si può arrivare col ragionamento.
Ma è proprio questo atteggiamento che mi rende scettico sulla proposizione di mettersi in ascolto della società, questa entità astratta. Non è che i nostri militanti, iscritti (o come si dice, simpatizzanti) non siano parte della società. Non li hai ascoltati prima e pur di non ascoltarli vuoi andare all'ascolto di cosa? Di qualcuno disposto a confermare la tua lettura? Dopo dick (questa chi la diceva) non è che dovevano farti l'analisi esatta del risultato elettorale. Chi però la campagna elettorale l'ha fatta appunto tra la gente i segnali li aveva visti tutti.
Se non lo sai legge puoi ascoltare anche uno per uno tutti gli italiani (ascoltare, però, non fare bagni di folla) ma la cosa non produce effetti. In ogni caso, prima di farmi trascinare dalla euforia della campagna elettorale, quando ho detto al cpf che rischiavamo di non eleggere nessuno mi hanno riso in faccia.
Visto che non è mai una sensazione piacevole alla lunga seppellire la testa nella sabbia, dentro sto partito, rischia di diventare un'esigenza vitale.