giovedì 3 aprile 2008

Mentre martedì andavamo al comizio, io e Pupi abbiamo notato un ristorante giapponese in via del Maneggio (al posto di Dino perché i locali capiscano). Presi dal giubilo, ieri sera ci siamo andati subito, insieme con Jason.
Probabilmente sono dei ristoratori cinesi, ma sulla carta che ci frega, mica la preparazione del cibo è una cosa genetica, ci sono tecniche e ricettari. La linea è comunque quella di sembrare un ristorante giapponese il più possibile, mobili scuri, piatti squadrati, cuochi con la fascia in testa, personale ben preparato, ben vestito e di bell'aspetto (hanno un po' l'aria di studenti universitari, contrariamente a quell'atteggiamento da parenti poveri del proprietario che, specie ultimamente, tende a contraddistinguere i camerieri e le cameriere dei ristoranti cinesi che fanno cucina cinese). Io ho potuto prendere solo il tempura, il che è simpatico perché invece di solito non prendo mai il tempura, visto che Jason è celiaco e di solito facciamo enormi ordini di coppia. E in realtà mi piace più il sushi e il sashimi. Qualcosina ho assaggiato, lo zenzero è aromaticissimo e il rafano fortissimo, il pesce fresco. Costoso.
I primi tempi che lavoravo al numero verde, l'ufficio era vicino a via del Maneggio, e il turno serale finiva inizialmente alle 3 di mattina, poi all'1. Capitava spesso che la Patrizia venisse a prendermi, e poi andavamo a mangiare la pizza e chiacchierare di amore e vita da Dino, aperto tutta la notte, tra ometti dai capelli corti davanti e lunghi dietro e l'aria viscida. Qualche volta prendevamo anche l'antipasto a buffet.

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