venerdì 27 giugno 2008

Ci sono dei giorni che la libreria Feltrinelli mi sta antipatica. Ieri era uno di quei giorni, allora per comprare Stella del mattino sono andata alla Libreria di via Oberdan. Si diceva che chiudesse, un'annata fa. Invece la vecchia gestione ha sì smesso, ma l'ha venduta alla libreria Grande. Quindi continua tranquilla, stessa sede, stesso nome, anche stessi segnalibri solo appena rimodernati graficamente. Le commesse sono ragazze in canottiera che probabilmente non hanno più letto un libro da quando si sono diplomate all'ITC, ma sono simpatiche, cordiali ed efficienti, quindi massimo rispetto.
Appena entrata ho visto che fino al 30 giugno c'è il 30% di sconto sui Tascabili Einaudi. Allora ho comprato "Neve" di Orhan Pamuk e "L'adolescente" di Dostoevskj. Invece di Stella del mattino.
"L'adolescente" di Dostoevskj l'ho comprato perché non l'ho letto pur volendolo leggere da tanto (da quando leggevo Dostojevski a manetta, quindi tipo l'89, sì, da tanto), e questa mi è sembrata l'estate giusta.
"Neve" l'ho comprato per i seguenti motivi:
1)venivo da trenta minuti a piedi nella canicola a 38°. Il titolo ha evocato in me sensazioni di gelo e candore che mi hanno davvero rinfrancata.
2) la Turchia contro la Germania ha giocato una partita bellissima. Tenendo fede al luogo comune che il calcio (lo sport) avvicina i popoli, mi sono resa conto che della Turchia non so niente, se non quello che ho studiato all'università, che non è neanche poco se includiamo nella stima anche l'impero Ottomano. Ma comunque non sono mai stata in Turchia, non conosco nessun turco ecc. Me ce rode.
3) tutti mi dicono meraviglie di Pamuk, allora via, in lettura anche lui.
Conosco talmente poco la Turchia che alla frase "Questi gli aveva raccontato che a Kars ci sarebbero state le elezioni comunali e che, proprio come succedeva a Batman, le ragazze erano state contagiate da una strana epidemia di suicidi" ho pensato si riferisse a Batman famoso, l'uomo pipistrello. Che però non riuscivo a collegare con un'epidemia di suicidi di ragazze. Non che abbia letto tutti gli albi o visto tutti i film, però. Ma sono un donnino intelligente, quindi mi sono detta, ma no, sarà un'altra cosa. Anche perché, diciamola tutta, mica era in corsivo, e a noi sulle norme editoriali non ci si frega...

6 commenti:

giuseppe ha detto...

Mi par di ricordare almeno due trame in cui c'era una serie di suicidi di ragazze in Batman (ma neanche io ho letto tutti gli albi, mi manca tutto il periodo tra il 41 e il 66, più roba sparsa). Ma anche dal contesto era abbastanza ovvio che si parlasse di altro.

zambrius ha detto...

Io invece ho letto Neve e questa cosa di Batman proprio non me la ricordo, ma io sono vittima di una strana sindrome che mi fa dimenticare le trame dei libri e dei film il giorno dopo che li ho letti/visti.
Anche a me la feltrinelli sta antipatica.

Barbara ha detto...

Giò ti prego, parliamone, perché anch'io c'ho sta sindrome! Soprattutto dei libri, anche di quelli che tipo mi hanno cambiato la vita, tendo a dimenticarmi le trame e molti dettagli.

Serena ha detto...

Qualche mese fa ho cominciato a leggere "Il mio nome è Rosso" ma ero in un momento di super lavoro a scuola e dunque l'ho abbandonato. Conto di riprenderlo però, anche se trovo abbastanza ostico il ritmo spezzato, il continuo cambio di punti di vista: a me piace il placido fluire della narrazione...Purtroppo ho perso lo sconto del 30%, perchè avevo non tanti soldi e con la prospettiva di andare a Bruxelles non me la sentivo di buttarmi in spese librarie.Mi sarebbe piaciuto comprare Istanbul sempre di Pamuk, un libro di Agota Krystof e un po' di letteratura italiana da studiarmi per bene.

Serena ha detto...

Ho letto i post di Vertigo: mi fa schiantare!

Anonimo ha detto...

batman è una citta' nel sud est della turchia, quella che si potrebbe chiamare la turchia delle montagne perchè la parola "curdi" può non piacere. comunque è dove vivo al momento e cercare notizie su batman e incontrare descrizioni delle librerie di bologna, dove vivevo, mi fa sorridire e rabbrividire. quindi grazie. la sindrome di cui parla pamuk in "ne
ve" che non ho letto, fa riferimento all'alto tasso di suicidi detti "d'onore" che si registra qua tra le ragazze e giovani donne. a causa delle eufemisticamente scarse, possibilità di emancipazione di una ragazza che non si sposa o, per essere costretta a farlo... e per tanti altri motivi che mi propongo di indagare! buona lettura a tutti.