lunedì 28 luglio 2008

Da stamattina pensavo a un nuovo post su Rifondazione, con quello che mi aveva deluso del congresso, quel che mi aspettavo da questo nuovo corso, ecc. Pensavo anche poi di smettere di trattarne, perché poi magari il blog diventava noioso, troppo politico, troppo unidirezionale. Nel corso della giornata ho appreso che il post che ho scritto ieri ha ferito dal punto di vista personale un mio caro amico. Secondo me in quel post non c'era niente che potesse ferire dal punto di vista personale, né un mio amico né nessuno. Invece è successo.
Stupidamente, in questi mesi sono tornata a interessarmi di partiti. Molto stupidamente. Ho accettato la tessera di Rifondazione, ho seguito con attenzione il dibattito dentro il partito, ho visitato quotidianamente i blog, ho letto tutte le mozioni. Ho pensato che la mozione 1 fosse la migliore, speravo però in una ricomposizione.
Da tempi non sospetti, ho pensato che Bertinotti facesse troppo il personaggio mediatico, non ho mai apprezzato Giordano, Migliore mi dà sui nervi, la mia stima per Vendola c'era prima delle elezioni e rimane immutata. La mia opinione su Ferrero l'ho già espressa in un post del 2 aprile.
Ora. Io non sono una che non sa cosa siano i partiti. Che ricettacolo di giochi di forza, teatrini di potere, proiezioni esistenziali. Quando ho lasciato la FGCI nel 1990, nonostante le possibilità di una bella carriera, ero giovane depressa e piuttosto cretina, anche, ma sapevo quel che stavo facendo. Quando ho lasciato Rifondazione (sì, infatti, che svegliona eh?) nel 1995 ero sempre giovane, sempre depressa e sempre piuttosto cretina, ma di nuovo sapevo quel che stavo facendo.
Stavolta, con la sconfitta epocale di aprile, la situazione sembrava troppo interessante per non starle dietro.
Ma purtroppo la dinamica-partito non perdona.
Quindi questo riavvicinamento alla politica partitica finisce qui.
L'ultimo post che volevo fare su Rifondazione doveva essere molto diverso, con link attivi, citazioni, addirittura l'esposizione della mia idea di partito.
Ma è meglio così. Adesso mi metto sul divano a guardare The sting con mio marito, cercando di lavorare per un futuro migliore almeno al nostro micro-livello, e non è facile per niente, proprio per niente.

Aggiornamento delle 22.58: ho deciso di eliminare il post di ieri. Non è mia intenzione ferire nessuno, volontariamente o involontariamente. Inoltre, all'improvviso mi sono resa conto che non voglio nel mio blog un post in cui si parli di come è finito o come non è finito il congresso di Rifondazione Comunista. Mi emana sensazioni negative, come avrebbe detto un tempo la Patrizia. Ci sono i blog degli addetti ai lavori, per chi è interessato, no?

1 commento:

zambrius ha detto...

Non fa una grinza.