giovedì 18 settembre 2008

Sulla Repubblica di oggi c'è un articolo scritto con il solito stile "al liceo avevo 8 a italiano", senza un grammo di informazione o di analisi, sul post-ordinanza Alemanno per le strade di Roma. Penso valga la pena riportarne un brano che, siccome non mi pare che l'articolo sia on-line, ricopierò con pazienza certosina:
"[...] Via Longoni, estrema periferia est, in lontananza i casermoni del Casilino, ai lati della strada il nulla. Un furgone bianco è fermo su uno slargo che costeggia un tratto di forra inselvatichita. Un bel ragazzone alto dall'aria vagamente mediorientale chiacchiera fitto fitto con un transessuale alto e massiccio tutto istoriato di tatuaggi sbiaditi che si lancia subito in una fuga precipitosa. Antonio di Maggio, comandante dell'VIII gruppo e del Gruppo sicurezza dei vigili lo insegue con quattro o cinque uomini e due donne, tutti veterani con anni di strada alle spalle, tutti armati e induriti mentre i più giovani stoppano il clinte che attacca subito a scusarsi e a lagnare. [...] Ambulanza per Naomi [si è fatta male con un ferro per scappare], ufficio stranieri per Pamela che si immerge in una lunga conversazione col fotografo brasiliano sulla sua favela natia a Rio de Janeiro. [...] Il cliente, intanto, si è beccato il suo verbale da 200 euro e insiste sulla sua versione: Mi ero fermato a fare la pipì."
Questa è la nuova frontiera del diritto in Italia: il reato esiste quando le forze dell'ordine presenti in quel momento ritengono che nella tua testa avevi intenzione di commettere il reato stesso. Escluderei che il giovane dall’aria vagamente mediorientale stesse intralciando il traffico, perché l’attento cronista ci informa che è fermo su uno slargo che costeggia un tratto di forra inselvatichita. E’ evidente che non stesse consumando un rapporto sessuale. Chiacchierava fitto fitto, e nessuno può sapere per certo che stesse contrattando una prestazione. Ma il legislatore e il sindaco Alemanno avranno seguito l'adagio popolar/andreottiano che dice "a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca". Il Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute consiglia di fare ricorso perché è impossibile non vincerlo. Mi pare ovvio. Ma questo significa che i valenti vigili impegnati negli inseguimenti di persone in minigonna tra le sterpaglie stanno facendo un qualcosa di totalmente inutile. Pagati dai soldi dei contribuenti, come si suol dire. L'ordinanza di Alemanno multa anche le prostitute, perché "usano un abbigliamento indecoroso e indecente", e quindi turbano la sicurezza stradale poiché sono "motivo di distrazione per gli utenti della strada e causa di frequenti incidenti stradali". La prossima volta che andiamo a Roma, amiche, attente a quel che ci mettiamo, coi nostri fisichetti procaci. Si sa che l'uomo è cacciatore e chi dice donna dice danno, e un utente della strada dovesse distrarsi guardando le nostre forme poi magari - qui non è chiaro, essere causa di distrazione implica che comunque sei una prostituta, e quindi vai multata, oppure il fatto stesso di usare un abbigliamento indecoroso e indecente è sanzionabile?
Questo a Roma, col primo cittadino ex-picchiatore fascista. A Perugia il sindaco viene da decenni di militanza nel grande Partito Comunista Italiano. Due giorni prima della presentazione alla stampa del ddl Carfagna, anche il sindaco Locchi, secondo a nessuno, ha emesso la sua ordinanza. A Perugia si multano solo i clienti, almeno. E' stato creato un comitato provinciale per la sicurezza e ogni notte escono due pattuglioni antiprostituzione, a turno, una notte i vigili una notte i carabinieri una notte la polizia. Certo fa impressione immaginarsi le forze dell'ordine spiare attraverso il finestrino per verificare se stia avendo luogo una prestazione sessuale a pagamento. Ma non sarà necessario, perché l'ordinanza vieta "a chiunque intrattenersi o concordare prestazioni sessuali a pagamento con soggetti che esercitano l'attività di meretricio su strada. La violazione si concretizza anche consentendo la salita a bordo di un veicolo di uno o più soggetti come sopra identificati o con la semplice fermata al fine di contattare il soggetto dedito al meretricio". Chiarissimo. Fantastico. Non ci sono più scappatoie, magari sti porci si difendevano dicendo che volevano solo chiacchierare.
Ora, a questo punto io volevo parlare brevemente del lavoro che ho svolto negli ultimi dieci anni. Ma non posso. Mi è stato chiesto espressamente dal committente di non parlare con i giornalisti (mo pare chissà chi so'!) e di non prendere posizioni pubbliche, per ora. Lo faccio. Quindi questo post continuerà la settimana prossima. Consideriamolo un chiodo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

segui il link

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/12-Settembre-2008/vignetta.htm

è il mio commento. l'autrice lo ospita democraticamente, spero.
pat

zambrius ha detto...

In effetti ci pensavo, al tuo lavoro...
Ma non fate niente, non vi fate sentire pubblicamente?