domenica 12 ottobre 2008

Ho subito pensato a questo brano di La letteratura nazista in America, il libro fantastico di Roberto Bolano.
"[...] Scrisse, per esempio, una poesia in cui Leni Riefenstahl faceva l'amore con Ernst Junger. Un centenario e una novantenne. Tutto un cozzar di ossa e tessuti morti. Santo cielo, diceva Rory nella sua grande biblioteca fetida, il vecchio Ernst la monta senza pietà e quella puttana tedesca ne vuole di più, di più, di più. Una buona poesia: gli occhi dell'anziana coppia si infiammano di una luminosità invidiabile, si succhiano fino a far scricchiolare le vecchie mascelle, e guardano di sottecchi il lettore mentre danno impercettibilmente lezione. Una lezione chiara come il sole. Bisogna smetterla con la democrazia. Perché vivono tanto i nazisti? Prendiamo Hess, che se non si fosse suicidato sarebbe arrivato a cent'anni. Cosa li fa vivere tanto? Cosa li rende quasi immortali? Il sangue versato, il volo del Libro, la consapevolezza che hanno fatto il salto? (...) Ma qual'è il segreto della longevità? La Purezza. Indagare, lavorare, creare il millennio secondo diversi piani."
Però anche loro devono andare piano con la macchina.

P.S. Venerdì alla stazione di Falconara ho visto un nazista, che è sceso a Pesaro come me. Era alto e pallido, rasato, apparentemente sprovvisto di tono muscolare. Uno skinhead con la maglietta nera e degli orridi pantaloni in tessuto mimetico da neve. Aveva moltissimi tatuaggi, tra cui le parole "Italia" e "Dio Patria Famiglia" e, sul collo, il numero 88 racchiuso da una specie di ghirlanda. Era la prima volta che vedevo dal vivo il famigerato tatuaggio con la data di nascita di Hitler.
Io odio i nazisti.

2 commenti:

LauraLoves ha detto...

Per quella frase di innocente educazione stradale, alpha e omega del tu post, ti ho adorata.
Amen.

PS: I pensieri suscitati in me dalla notizia...sono stati piu' banalmente cattivi... :)

Anonimo ha detto...

speriamo che tu sia in buona compagnia.