martedì 30 ottobre 2007

Umbertide, 27 ottobre 2007



Pensavamo forse che la sala fosse troppo grande, invece e' venuta tanta gente. Giovanni ha condotto l'incontro con tranquillita' e sicurezza, il libro e' andato via come il pane. Per ricordare questo evento, ho deciso di produrre un musical psichedelico che lo racconti. Questa sara' la locandina:

mercoledì 24 ottobre 2007

Babsi Jones ha chiuso il blog. Per motivi che alla lontana, ma nemmeno tanto, si richiamano agli interrogativi che Giovanni ha espresso nel suo, di blog, l'altro ieri. Interessante. [Babsi Jones e' una mia amica su My Space, ci siamo anche scritte delle mail, allora ho un po' di ritegno a parlarne in modo critico]
E' uscito il libro!
La copertina si vede nel blog di Giovanni o nel sito dell'editore Perrone, che fra poco linkero' a destra. Sabato a Umbertide c'e' la presentazione. Sono contenta! Cavoli se sono contenta, gia' due punti esclamativi.
Ho gia' pubblicato un racconto in un'antologia, "Spazzatura!" di Fernandel (in questo caso il punto esclamativo non e' una mia scelta). Secondo me era anche un bel racconto, cosi' a memoria, perche' il mio file originale era nel computer che mi hanno rubato e non ho mai preso le 5 copie che l'editore mi dava in omaggio. Quindi non l'ho mai piu' riletto. Allora, due anni fa, non mi feci coinvolgere dalla cosa. Un po' perche' ero in fase negativa, seguendo qualche sciocco percorso mentale. Un po' perche' il curatore di quell'antologia, il noto (e piuttosto bravo come scrittore: a me e' piaciuto Fantasmi e fughe) Giulio Mozzi, non so, non e' comunicativo, l'ho trovato respingente. Poi doveva passare l'idea che i racconti fossero il frutto di quel laboratorio, a cui io mi ero iscritta solo perche' si andavano a visitare le discariche intorno a Perugia, e anche perche' nella presentazione era citato Underworld, mai menzionato nemmeno di passaggio nei tre giorni. Non andai nemmeno alla presentazione nel corso di Umbrialibri. Questa volta e' diverso, soprattutto perche' e' stato Giovanni ad aprire la porta magica. Un grande amico. Ho seguito il progetto passo passo, da amica. E' tutto un periodo di nascita, rinascita, profondita', fertilita'. Il mio racconto e'intitolato "In utero", e non posso fare a meno di scoprire una veggenza, o forse una speranza inconfessata, non lo so.
[per completezza di informazione, perche' la completezza e' tutto, il primo racconto si trova qui]
{Jason mi ha insegnato a rendere attivi i link. Evviva!}

venerdì 19 ottobre 2007

E' tornato mio marito e come prima cosa ha riattivato internet.
Oggi ha mescolato della pasta di curry thailandese con la maionese, e ci abbiamo mangiato le patate fritte, dopo averle imbimbite di aceto. E' tipo il mio piatto preferito.
Rileggo Petrolio, cosi' complesso, multistrato, labirintico che fa girare la testa.

mercoledì 12 settembre 2007

Un intervento notevole di Daniele Luttazzi su Grillo e il V Day:

http://www.danieleluttazzi.it/node/309

Non mi funzione "inserisci link", quindi bisogna copiare e incollare l'indirizzo su banner. Era anche questo sul blog di Luca Sofri, dovrò arrendermi all'evidenza di trovarlo interessante e metterlo tra i collegamenti.
Ma perché il racconto così bello di Franz Kafka dal titolo stupendo "Ein Hungerkuenstler", che in inglese per dire è giustamente tradotto "An hunger artist", in italiano si chiama "Un digiunatore"? Chi potrebbe saperlo?

martedì 11 settembre 2007

Giro per la stanza, che oltre alle tonnellate di choses accumulate nei 21 anni in cui l'ho occupata come principale inquilina, negli ultimi tempi ha assunto anche il ruolo di ripostiglio per il resto della casa. Ci sono quindi strani scatoloni, buste, due cassetti tolti da qualche stipo che non so che fine abbia fatto, e dove ho trovato un mazzo di tarocchi, un gesù bambino/mangiatoia di plastica, un'elefantessa con filo di perle e fiocchetto rosso che doveva essere una sorpresa kinder, e varie altre cianfrusaglie. Ma altri ritrovamenti, nell'esplorazione del mio passato, sono degni di nota. Un vestito fucsia, corto, sborsato, a vita bassa come quelli che girano ora, acquistato nel 1983 al negozio Funny Girl che stava in corso Cavour, vicino alla pasticceria Perusia, ricordate? E soprattutto, in cima all'armadio, coperta da uno strato di polvere di alcuni millimetri, l'agenda Smemo nel 1990. Argentata con le scritte blu. Facevo dei disegnini simpatici. Ci sono pagine e pagine di appunti abbastanza noiosi che prendevo nel corso delle assemblee dell'occupazione. Il 18 gennaio, giorno della prima assemblea a Lettere, c'è scritto in stampatello INIZIA IL MOVANTA. Il 3 marzo c'è scritto "Prima carica della polizia alla quale assisto". Era a Firenze. Due giorni dopo tornai a Perugia, in autostop con Vania. Ci caricò un tipo che ci disse di essere il padrone del Red Zone, eravamo in questo furgoncino col cassone pieno di riviste porno. Ma nessuno disse nulla, il particolare passò sotto silenzio. Poi varie annotazioni di orari e lezioni universitarie, libri da riportare in biblioteca, una poesia di sei pagine cancellata a penna riga per riga (sarà stata una poesia scritta per Antonio, se ricordo bene). Io a quei tempi tenevo un diario in un quaderno apposito, quindi le considerazioni più intimiste e più imbarazzanti da rileggere ce le ho da un'altra parte. La nota che però voglio riportare, perché è divertente e fa tenerezza, è quella del 18 maggio, venerdì, tutta in biro rossa:
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MITICA FESTA AL CLUB UNDERGROUND DEL BORGO c/o CASA DI GIORGIO

starring
Barbara as Borbra
Laura as Lora
Serena as a girl from Indiana
Patrizia as Patrizia
Alessandro as un tipico italiano
Giorgio as un travestito indeciso
Giuseppe* as un musicista fallito
co-starring Luca** as lo spaesato
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* notare che scrivo Giuseppe, non Peppe, men che meno Pupi.
** inizialmente pensavo fosse il sòr Larovere, ma ripensandoci, dato il contesto storico, poteva benissimo essere Taglieri.
Inoltre: riesco a capire perché Alessandro (l'indimenticato Ferrara) fosse il tipico italiano, e addirittura perché Pupi il musicista fallito (immagino perché avrà fatto finta di suonare la chitarra fino al delirio, com'era suo solito e come anche adesso gli scappa di tanto in tanto, quando si rilassa) - ma perché Giorgio era il travestito indeciso?
Se fossimo stati 22/24enni di oggi non avremmo smesso di farci fotografie con macchine digitali e telefonini per tutta la serata, e avremmo delle testimonianze visive utili per sciogliere il dilemma.