La signora pakistana sale sull'autobus semivuoto mentre inizia a nevicare forte. Veste in modo tradizionale, il velo dai colori accesi, pantaloni larghi chiusi alla caviglia con sopra una giacca a vento. La figlia che tiene per mano è molto magra, molto dolce, deve avere dei problemi di salute. I due uomini pakistani seduti vicino a me la riconoscono, e ad alta voce le mandano un saluto che io percepisco come "Salham Aleik".
L'etimologia della parola salamelecco (secoli e secoli di rapporti, incomprensioni e curiosità tra Oriente e Occidente) prende vita davanti ai miei sensi.
martedì 9 marzo 2010
giovedì 31 dicembre 2009
Voglio esprimere dei buoni propositi per il 2010.
- Impegnarmi attivamente per far avverare l'oroscopo di Rob Brezsny di quest'anno.
- Non avvelenarmi, intendendo il verbo avvelenarsi sia materialmente che metaforicamente. Quindi pensare bene, parlare bene, mangiare bene, vivere buonamente.
- Dire molti più sì a inviti, richieste, proposte, intuizioni.
- Non dico vincere, ma almeno combattere la pigrizia depressiva. Di conseguenza, mettere a posto casa una buona volta.
- Organizzarmi per vedere con più costanza la gente che amo e con la quale sto bene, gli amici e le amiche più care, le persone che non vedo da tempo e con le quali mi piacerebbe rincontrarmi.
- Leggere, scrivere, studiare, e sì, infatti anche far di conto.
A posto, eccoli, quindi tra un anno devo tornare a leggere e controllare a quanto sono stata dietro. Adesso vado ad assaggiare le lenticchie con lo zampone che preparo per questa sera, già so che ho sbagliato un passaggio culinario, spero che ciò non infici il risultato, almeno non troppo.
Per chi legge, anzi per tutti e tutte nel mondo, buonissimo 2010!
- Impegnarmi attivamente per far avverare l'oroscopo di Rob Brezsny di quest'anno.
- Non avvelenarmi, intendendo il verbo avvelenarsi sia materialmente che metaforicamente. Quindi pensare bene, parlare bene, mangiare bene, vivere buonamente.
- Dire molti più sì a inviti, richieste, proposte, intuizioni.
- Non dico vincere, ma almeno combattere la pigrizia depressiva. Di conseguenza, mettere a posto casa una buona volta.
- Organizzarmi per vedere con più costanza la gente che amo e con la quale sto bene, gli amici e le amiche più care, le persone che non vedo da tempo e con le quali mi piacerebbe rincontrarmi.
- Leggere, scrivere, studiare, e sì, infatti anche far di conto.
A posto, eccoli, quindi tra un anno devo tornare a leggere e controllare a quanto sono stata dietro. Adesso vado ad assaggiare le lenticchie con lo zampone che preparo per questa sera, già so che ho sbagliato un passaggio culinario, spero che ciò non infici il risultato, almeno non troppo.
Per chi legge, anzi per tutti e tutte nel mondo, buonissimo 2010!
domenica 13 dicembre 2009
Cosimo pensa che Babbo Natale sia una bambola. Lo vede e fa "bàmbla". Io a dirgli, ma no, non è una bambola, è Babbo Natale. Jason gli dice che è Santa Claus. Cosimo però continua a chiamarlo "bàmbla". Corre verso il pendaglietto in finto vetro colorato che ho preso al Lidl (insieme a un pupazzo di neve, un abete con sotto dei doni, un orsacchiotto che esce da una calza, tutti in plastica effetto vetro), e che abbiamo appeso alla finestra, ed esclama con gioia affettata "uhuh... bàmbla". Nella sua ottica di persona di 19 mesi, deve sembrare quanto meno bizzarra la nostra insistenza nel sottolineare come l'oggetto che, se non è una bambola, è sicuramente un pupazzetto, debba essere invece chiamato Babbo Natale.
Io non ho ancora superato i miei dubbi materni sulla scelta migliore tra Babbo Natale e Gesù Bambino. Sì, Gesù Bambino è un simbolo religioso, ma almeno è radicato nella cultura popolare, e molti elementi nella storia della sua nascita, intesa come grande narrazione che comunque Cosimo è giusto che conosca, sono belli e commoventi. E quant'è bello il gesto di mettere fuori dalla porta la paglia per l'asinello? Babbo Natale con la sua panza e la sua couperose è puro marketing. Non mi piace moltissimo.
Io non ho ancora superato i miei dubbi materni sulla scelta migliore tra Babbo Natale e Gesù Bambino. Sì, Gesù Bambino è un simbolo religioso, ma almeno è radicato nella cultura popolare, e molti elementi nella storia della sua nascita, intesa come grande narrazione che comunque Cosimo è giusto che conosca, sono belli e commoventi. E quant'è bello il gesto di mettere fuori dalla porta la paglia per l'asinello? Babbo Natale con la sua panza e la sua couperose è puro marketing. Non mi piace moltissimo.
giovedì 3 settembre 2009
venerdì 17 luglio 2009
Di questa ragazza sedicenne molto bella e molto brava, morta nella schianto di una Bmw guidata da un amico mentre era in vacanza, lo so perché ne hanno parlato diffusamente i giornali locali. Ieri mentre uscivo dal lavoro ho incrociato una folla di adolescenti che aspettavano la celebrazione del funerale nella chiesa sotto l'ufficio. Erano quasi le cinque, la temperatura intorno ai 35°.
Stamane ho attraversato il piazzale davanti alla chiesa per andare al conaddino dei pachistani. Contro il marciapiede erano ammassati decine di brik di Estatè vuoti, bottiglie d'acqua minerale e Coca Cola vuote, una lattina vuota di Red Bull.
A marzo parlai con il parroco di questa parrocchia, gli domandai (per motivi professionali) se fosse presente il fenomeno dell'accattonaggio. Rispose che no, non era presente, tranne un ragazzo albanese, sempre lo stesso, che conosceva da anni, "di buonissima famiglia". "Eh, lavorare è fatica", si sentì in bisogno di chiosare.
Stamane ho attraversato il piazzale davanti alla chiesa per andare al conaddino dei pachistani. Contro il marciapiede erano ammassati decine di brik di Estatè vuoti, bottiglie d'acqua minerale e Coca Cola vuote, una lattina vuota di Red Bull.
A marzo parlai con il parroco di questa parrocchia, gli domandai (per motivi professionali) se fosse presente il fenomeno dell'accattonaggio. Rispose che no, non era presente, tranne un ragazzo albanese, sempre lo stesso, che conosceva da anni, "di buonissima famiglia". "Eh, lavorare è fatica", si sentì in bisogno di chiosare.
mercoledì 8 aprile 2009
martedì 17 febbraio 2009
Il Partito Democratico guidato da Veltroni è stato una specie di nuvola nera di negatività, un blob di indecisione, mancanza di linea, slogan malriusciti. Mi sembra giusto che dopo l'uno-due sulla sua persona e sul partito, le primarie di Firenze e le elezioni in Sardegna, si dimetta.
Non è finita qui la caduta libera della sinistra, ci sono ancora le europee da perdere, o da dichiarare vinte per un punto in percentuale guadagnato.
Ma tanto prima o poi si risalirà.
Non è finita qui la caduta libera della sinistra, ci sono ancora le europee da perdere, o da dichiarare vinte per un punto in percentuale guadagnato.
Ma tanto prima o poi si risalirà.
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