giovedì 15 marzo 2007

Ritengo genialoide il post del 13 marzo in questo blog http://vertigoz.splinder.com/
Penso lo mettero' tra i link permanenti.
In America sembrano sparire continuamente bambini. Molti di quelli che spariscono sembrano cadere nelle grinfie di predatori sessuali che li violentano e li ammazzano. Magari e' semplicemente una questione matematica: su 300 milioni di abitanti il numero di pedofili violenti aumenta per ragioni statistiche rispetto, mettiamo, all'Italia. Se contiamo tutti i crimini contro i bambini in tutta Europa i numeri si equivarrebbero magari. Comunque, la televisione ne parla continuamente, ci sono speciali e servizi e lanci di agenzia, per ben due volte negli ultimi giorni mentre guardavo la tv il programma e' stato interrotto, e' passato un messaggio che dichiarava uno stato d'allerta e la voce di un poliziotto locale ha lanciato l'allarme per la scomparsa di un bambino, uno in Georgia (che e' diventato notizia nazionale perche' probabilmente e' stato ucciso davvero) e uno in Alabama. Cambiando canale, ho visto che l'interrruzione e il messaggio stava andando su tutte le reti. In che stato di ansia continua devono vivere sti poveri bambini americani? Dopodiche' ieri sera al Larry King Show c'era un giornalista, trattato decisamente come un eroe, che ha prodotto un programma televisivo e scritto un libro appena uscito intitolato Datelines. Il concetto e' questo: esiste negli Stati Uniti un gruppo non-profit, Perverted Justice, che ha come mission quella di stanare i predatori sessuali che si servono di internet per agganciare i ragazzini e le ragazzine. Volontari si mettono nelle varie stanze di chat e social networking fingendo di essere bambini o adolescenti, e aspettano di essere contattati da adulti in cerca di avventure. Arrivano ad appuntamenti di persona, e quando i tipi si presentano trovano la polizia. Ora questo genio di giornalista ha contattato Perverted Justice, per concepire il suo eroico programma. Il volontario su Internet, dopo lunghe conversazioni sul sesso, invita il predatore (ma come cacchio si dice in italiano? cosi' pare che ne so, tipo un falco. c'e' un'altra parola oltre pedofilo?) nella propria casa inventata quando non ci sono i genitori inventati. L'uomo si presenta e ad attenderlo, oltre la polizia, c'e' il giornalista con le telecamere (nascoste). Il giornalista si mette a fare una violenta ramanzina al predatore, citandogli stralci delle conversazioni da lui avute con la dodicenne, il decenne o la tredicenne, tutto il pubblico puo' guardare e dire, uh guarda, e' un tipo normale, non c'ha scritto in fronte violentero' la tua bimba o il tuo ometto, che esseri schifosi, bisognerebbe sterminarli. Si vedevano questi frammenti di filmati, il tipo entra nella casa, aspetta qualcuno, arriva il giornalista castigo di dio, il tipo ha le reazioni piu' varie (qualcuno scappa, non ovviamente quelli che poi vengono mandati in onda), chi piange, chi nega, chi non batte ciglio, e via dicendo. Grandi complimentoni da parte di tutti per questo programma che aumenta la consapevolezza. De che? Mandare in onda questi smascheramenti non aggiunge e non toglie nulla al problema. Anzi aggiunge tonnellate di morbosita'e toglie qualcosa al dato, valido anche negli Stati Uniti, che la maggioranza delle violenza sui bambini avvengono in famiglia e nella cerchia di conoscenti. Insomma, tutto questo teatrino mi ha turbata e disgustata profondamente.

mercoledì 14 marzo 2007

Mi sono arrivate tre o quattro mail per un'iniziativa di solidarieta' a Franco Turigliatto, con lui presente, che si terra' a Perugia oggi pomeriggio. Detto che sono contraria alla sua espulsione dal partito, non posso nascondere delle perplessita' che vorrei mettere in discussione, anche partendo da un commento di Lemke (che non so se sia la Ste o proprio Lemke in persona) di qualche tempo fa al post sulla caduta del governo.
Quando ho votato per Prodi, la mia motivazione principale, direi unica, e' stata quella di non avere un altro governo Berlusconi. Il governo Berlusconi ha demolito la societa', odio le frasi altisonanti ma questa mi sento di spararla. Non e' che Prodi fosse il mio sub-comandante. Basta Berlusconi. Questo avrebbe dato un po' di respiro e permesso di tornare a parlare dei temi che ci interessano e magari mettere in piedi delle politiche che non mi aspettavo fossero gia' pronte da attuare. Non c'erano. Ho votato un progetto con Mastella, con Rutelli, con D'Alema. Sapevo perfettamente cosa significasse.
Ora, la questione Afghanistan: il punto che mi sfugge e' che, caduto il governo, rifatte le elezione, rivinto, ovviamente, Berlusconi, non e' che la politica estera sarebbe cambiata. O meglio, si sarebbe tornati al "Bush e' uno dei miei migliori amici personali", si sarebbero aumentate le truppe perche' e' quello che Buddy Buddy vuole, magari si sarebbe tornati anche in Iraq ad aiutare la fuoriuscita americana che ancora proprio non piglia verso. Turigliatto avrebbe avuto la coscienza a posto, ma non credo che la coscienza di Turigliatto e di nessuno di noi sia una priorita' per le popolazioni afghane e del resto del mondo.
Invece magari far avanzare il dibattito, portare dentro e fuori il parlamento le istanze del pacifismo, insistere, arrivare al punto in cui c'e' un programma alternativo per la presenza in Afghanistan, o per la fuoriuscita, e invece di distribuirlo ciclostilato a una manifestazione contro il governo Berlusconi lo si promuove al consiglio dei ministri? Mi dispiace, ma io penso di si'. L'idea che inoltre, nel frattempo, si puo' cambiare la legge sull'immigrazione (il mio chiodo fisso), la legge sulla scuola ecc. ecc., mi fa stare leggermente meglio. Forse sbaglio.

A room of one's own

Oggi siamo andati a casa di Boon e finalmente ho un computer per conto mio. Scordate lo snello Macintosh delle fotografie. Adesso ho un Compaq tipo dell'Ottocento, di una lentezza esasperante. Gia' lo adoro. Quindi adesso io e mio marito siamo seduti fianco a fianco sul divano, ognuno con la sua tastiera davanti, lui che dopo aver controllato le statistiche per il fantabaseball sta facendo una ricerca per un progetto artistico che vuole presentare a Jacksonville e che scade dopodomani, io che scrivo le mie cosette. Il gatto nero dell'hotel, che si chiama Jack e ha uno stupendo collare a spunzoni, e' steso praticamente ai miei piedi.
Adesso saro' in grado di aggiornare il blog regolarmente e magari scrivere qualcosa di intelligente, tanto per cambiare.
Non sapevo che la vaniglia fosse un'orchidea, ma domenica dopo l'inaugurazione del mosaico (un successone che meriterebbe un post) siamo andati al Botanical Garden. L'ho trovato interessantissimo.
Patrizia mi ha detto che venerdi' scorso a Spello c'e' stato uno spettacolo bellissimo. Venerdi' prossimo e' in programma Sexmachine, che io vidi a Modena l'anno scorso per il decennale dell'Unita' di Strada sulla prostituzione che c'e' li'. Il tema e' infatti la prostituzione, l'ha scritto l'attrice che l'interpreta, splendidamente, (e di cui in questo momento mi sfugge impietosamente il nome; se mi metto a cercarlo finisco domattina) insieme a quella forza della natura di Carla Corso. Invito caldamente alla visione.

martedì 13 marzo 2007

Sapere aude

Vado di frettissima, ma questa la devo condividere.
Il M.I.T. (si' la famosa istituzione della frase "Ma che hai studiato ar MIT?") ha messo on-line tutti i corsi di tutte le facolta', accessibili liberamente. Ovviamente non da' crediti e non e' che ci si laurea (oddio, che parola m'e' scappata??), ma si possono scaricare tutti i programmi dei corsi, i test, le bibliografie, le lezioni. E' veramente interessantissimo e ci sono tutte le materie, da ingegneria a fisica a linguistica a scienze cognitive e chi piu' ne ha piu' ne metta. Secondo me puo' essere utile anche a chi insegna, per confrontare metodologie, prendere spunti.
Il link e' http://ocw.mit.edu/index.html

domenica 11 marzo 2007



Sto scrivendo il blog nell'anticamera del salotto dell'Highland Inn.


Non funziona il link al blog di Serena