mercoledì 12 settembre 2007

Un intervento notevole di Daniele Luttazzi su Grillo e il V Day:

http://www.danieleluttazzi.it/node/309

Non mi funzione "inserisci link", quindi bisogna copiare e incollare l'indirizzo su banner. Era anche questo sul blog di Luca Sofri, dovrò arrendermi all'evidenza di trovarlo interessante e metterlo tra i collegamenti.
Ma perché il racconto così bello di Franz Kafka dal titolo stupendo "Ein Hungerkuenstler", che in inglese per dire è giustamente tradotto "An hunger artist", in italiano si chiama "Un digiunatore"? Chi potrebbe saperlo?

martedì 11 settembre 2007

Giro per la stanza, che oltre alle tonnellate di choses accumulate nei 21 anni in cui l'ho occupata come principale inquilina, negli ultimi tempi ha assunto anche il ruolo di ripostiglio per il resto della casa. Ci sono quindi strani scatoloni, buste, due cassetti tolti da qualche stipo che non so che fine abbia fatto, e dove ho trovato un mazzo di tarocchi, un gesù bambino/mangiatoia di plastica, un'elefantessa con filo di perle e fiocchetto rosso che doveva essere una sorpresa kinder, e varie altre cianfrusaglie. Ma altri ritrovamenti, nell'esplorazione del mio passato, sono degni di nota. Un vestito fucsia, corto, sborsato, a vita bassa come quelli che girano ora, acquistato nel 1983 al negozio Funny Girl che stava in corso Cavour, vicino alla pasticceria Perusia, ricordate? E soprattutto, in cima all'armadio, coperta da uno strato di polvere di alcuni millimetri, l'agenda Smemo nel 1990. Argentata con le scritte blu. Facevo dei disegnini simpatici. Ci sono pagine e pagine di appunti abbastanza noiosi che prendevo nel corso delle assemblee dell'occupazione. Il 18 gennaio, giorno della prima assemblea a Lettere, c'è scritto in stampatello INIZIA IL MOVANTA. Il 3 marzo c'è scritto "Prima carica della polizia alla quale assisto". Era a Firenze. Due giorni dopo tornai a Perugia, in autostop con Vania. Ci caricò un tipo che ci disse di essere il padrone del Red Zone, eravamo in questo furgoncino col cassone pieno di riviste porno. Ma nessuno disse nulla, il particolare passò sotto silenzio. Poi varie annotazioni di orari e lezioni universitarie, libri da riportare in biblioteca, una poesia di sei pagine cancellata a penna riga per riga (sarà stata una poesia scritta per Antonio, se ricordo bene). Io a quei tempi tenevo un diario in un quaderno apposito, quindi le considerazioni più intimiste e più imbarazzanti da rileggere ce le ho da un'altra parte. La nota che però voglio riportare, perché è divertente e fa tenerezza, è quella del 18 maggio, venerdì, tutta in biro rossa:
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MITICA FESTA AL CLUB UNDERGROUND DEL BORGO c/o CASA DI GIORGIO

starring
Barbara as Borbra
Laura as Lora
Serena as a girl from Indiana
Patrizia as Patrizia
Alessandro as un tipico italiano
Giorgio as un travestito indeciso
Giuseppe* as un musicista fallito
co-starring Luca** as lo spaesato
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* notare che scrivo Giuseppe, non Peppe, men che meno Pupi.
** inizialmente pensavo fosse il sòr Larovere, ma ripensandoci, dato il contesto storico, poteva benissimo essere Taglieri.
Inoltre: riesco a capire perché Alessandro (l'indimenticato Ferrara) fosse il tipico italiano, e addirittura perché Pupi il musicista fallito (immagino perché avrà fatto finta di suonare la chitarra fino al delirio, com'era suo solito e come anche adesso gli scappa di tanto in tanto, quando si rilassa) - ma perché Giorgio era il travestito indeciso?
Se fossimo stati 22/24enni di oggi non avremmo smesso di farci fotografie con macchine digitali e telefonini per tutta la serata, e avremmo delle testimonianze visive utili per sciogliere il dilemma.

lunedì 10 settembre 2007


Varietà dell'ecosistema in via Cristoforo Colombo
Dopodomani, 12 settembre, esce per Rizzoli il libro di Babsi Jones, Sappiano le mie parole di sangue. Per come sono messa, non so nemmeno se avrò i soldi per comprarlo. Ma spero di sì perché mi incuriosisce moltissimo.
Oggi ho appreso dai mezzi di comunicazione di massa che una famosa giornalista della televisione tedesca è stata licenziata perché, nel corso della presentazione di un suo libro, ha affermato che il nazismo ha sì fatto cose orribili, ma anche cose positive, soprattutto per le donne, "ha difeso i valori della famiglia, tenendo in considerazione bambini e madri". Possiamo forse negare che il nazismo abbia difeso i valori della famiglia, tenendo in considerazione bambini e madri, esattamente nei termini in cui viene oggi difesa la famiglia dai difensori della famiglia, almeno in Italia? No, non possiamo negarlo. Allora, che questa dura realtà ci serva a mettere i discussione questi valori, che portano ancora tante personcine che si sentono minacciate a stringersi intorno ai vari Casini, Fini, Binetti ecc. La famiglia come feticcio, la maternità come assoluto sono di per sé valori nazisti. Richiamano un concetto di ordine sociale immutabile, che demonizza la differenza e il multiforme. Ad Atlanta ho visto una mostra molto bella al CDC, sulla storia dell'eugenetica. Tutti i principi che hanno portato il nazismo ai campi di sterminio sono stati elaborati dal pensiero borghese dei primi del Novecento, in nome della tenuta della società. Ed era davvero inquietante vedere come gli slogan a favore della famiglia, cellula sana della società sana, che imperversavano durante il Nazismo, fossero uguali, dico uguali, a quelli così in auge oggi in Italia (e negli Stati Uniti, pure - non so in Germania).
Detto questo, una vera stronza la giornalista tedesca. E anche cretina al punto da farsi scoprire: le idee sulla famiglia del family day non sono molto dissimili da quelle di Hitler, ma gli scaltri politiconi cattolici si guardano bene dal citarlo. Impara, tonta!

giovedì 6 settembre 2007

Charlotte Gainsbourg hors de danger après son opération
L'actrice de 36 ans a été opérée d'urgence pour une hémorragie cérébrale dans la nuit de mercredi à jeudi. [Libération]


Daniela C. c'è stata due volte al Parco dei Tarocchi. Allora, quando ha saputo che io vorrei tanto andare mi ha inviato due fotografie fatte da lei, sottolineando che è un luogo di ispirazione. Grazie Daniela.